Rimini, fermato pedofilo: aveva anche un dossier osceno di 40 pagine su Yara Gambirasio
RIMINI – Quando le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nel suo appartamento, non potevano credere ai loro occhi. Un enorme archivio on-line e cartaceo di immagini e video contenenti bambini stuprati, maltrattati e costretti alle peggiori nefandezze. Tra questa montagna di materiale rivoltante, è stato trovato anche un angosciante dossier di 40 pagine interamente dedicato a Yara Gambirasio, la 13enne massacrata nel 2011. All'interno foto e ritagli, e una serie di filastrocche irripetibili e oscene sulla povera ragazza uccisa. Ma non è finita: all'interno del volume anche una specie di manuale sulle "pedomessa", una sorta di rituale blasfemo basato sui riti religiosi dove aveva sostituiti termini sconci a quelli sacri.
L'uomo, l'orco, è un insospettabile impiegato di 53 anni, D.P. le sue iniziali. L'inchiesta è all'inizio ed è partita on-line: gli investigatori sospettano che ci sia una rete molto estesa di pedofili che si nasconde in rete. Ora l'uomo si trova nel carcere dei Cassetti di Rimini, in una zona protetta non a contatto con i detenuti che, com'è noto, mal digeriscono la presenza in carcere di persone che si sono macchiate di reati contro i minori. (Qui tutta la vicenda di Yara).
Gli inquirenti non hanno voluto scendere nei dettagli del materiale sequestrato, ma hanno fatto capire che si tratta di qualcosa che è andato oltre anche la loro immaginazione e che, nonostante si tratti di agenti abituati a questo tipo di servizio, sono rimasti particolarmente turbati e scossi da quello che hanno dovuto vedere.
E poi quello sporco dossier su Yara, foto e canzoncine blasfeme contro la ragazzina per l'uccisione della quale il muratore Massimo Bossetti sta scontando la pena dell'ergastolo. Pagine e pagine piene di nefandezze che l'uomo condivideva con altri maniaci on-line in un circolo vizioso malato frutto di menti pericolose.