Rimborsopoli M5s, chat di Sarti con l’ex: “Casalino mi ha detto di denunciarti per salvarmi faccia”
Una bufera si è abbattuta su Giulia Sarti, deputata del Movimento 5 Stelle che ieri si è dimessa da presidente della commissione Giustizia della Camera e si è autosospesa dal M5s. La decisione è arrivata dopo la notizia dell’archiviazione in seguito alla querela da lei presentata nei confronti dell’ex compagno Andrea Tibusche Bogdan. Lei lo accusava di essersi appropriato dei suoi fondi personali. Ma per la procura di Rimini non c’è stata alcuna appropriazione indebita. Così si arriva al pomeriggio di ieri, quando le Iene – che per primi fecero il nome della Sarti nel caso Rimborsopoli – hanno incontrato il portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino. Quest’ultimo ha chiamato la Sarti davanti alle telecamere. Lei ha risposto in lacrime. Poi, poco dopo, le dimissioni. Sarti era finita sotto accusa per non aver restituito, inviandoli al fondo per il micro-credito, 23.500 euro, secondo quanto previsto dalle regole interne del M5s. Per giustificarsi aveva spiegato che la colpa era di Bogdan, che aveva accesso ai suoi conti. Ora è arrivata la richiesta di archiviazione per l’ex compagno. E spuntano le chat che mettono sotto accusa non solo la deputata, ma anche i due responsabili della comunicazione M5s nel 2018, Ilaria Loquenzi e Rocco Casalino.
Dalle chat tra Sarti e Bogdan viene fuori che la deputata ha scritto in un messaggio di aver intenzione di denunciarlo. Lui, allora, le domanda: “Te l’hanno chiesto le Iene?”. Lei risponde: “No no, me lo ha chiesto Ilaria con Rocco. Per salvarmi la faccia”. Queste chat, riportate dal Corriere della Sera, inguaiano anche Casalino. Non a caso, nella nota diffusa ieri la Sarti ha difeso esplicitamente i due responsabili della comunicazione, sottolineando che la decisione non è stata presa da loro: “Si sono limitati a starmi vicino”. Le chat di Telegram sono state mostrate da Bogdan ai magistrati di Rimini. E a riportarle è il Corriere della Sera:
Sarti: “Le Iene hanno i nomi da mesi e mi hanno chiesto se denuncio te perché mi stanno chiedendo come uscire da questa storia. Io ho detto di no e mi piglio tutta la colpa”.
Tibusche: “Denunciare me… Te l’hanno chiesto le Iene?”
Sarti: “No no, me l’ha chiesto Ilaria con Rocco. Per salvarmi la faccia… Cinque sono fuori ma ho detto di no. Però tesoro è finita, ora devo restituire quei 23.500 euro. Stasera ho parlato con la comunicazione. Domattina devo fare un post su Facebook, avrò lo stesso trattamento di Cecconi e Martelli”.
Tibusche: “Io mi sparo”.
Sarti: “No è inutile che fai così, forza dai, si affronta. Devo firmare il foglio in cui rinuncio ad essere eletta. Cioè tutto il restituito non conta nulla?”.
Tibusche: “Sono penosi, mi dispiace tesoro, sono a pezzi”.
Sarti: “Devo scrivere un post domattina e Ilaria lo controlla. Nei tg è già uscito il mio nome stasera. Mi stanno tempestando. Ora bisogna capire come tutelare Marco e tutto il gruppo di Rimini. Faccio quello che mi ha detto Ilaria. Un post su Facebook domattina”.
Poi le cose cambiano e i rapporti tra i due si incrinano. Lei lo denuncia di aver usato i soldi anche a fini personali. Lui si presenta in procura e rivela quanto accaduto. Spiegando come raggiravano il M5s: “Facevamo il bonifico online, mandavamo la ricevuta al M5s e quindi revocavamo il bonifico. Anche se ero in Romania facevamo questa cosa entrambi in diretta”. Ora Bogdan si vuole “prendere una rivincita”, come ha riferito al suo legale Mario Scarpa. “Mi hanno massacrato, mi hanno fatto passare per un delinquente, ma ora voglio parlare di tutto, racconterò e farò anche altri nomi”.
La replica di Casalino
Mentre il Pd chiede al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso la deputata dem Alessia Morani, di riferire in Aula sul ruolo di Casalino, è lo stesso portavoce di Palazzo Chigi a replicare alle accuse: "Sarti si è probabilmente coperta dietro il mio nome con l'allora compagno, se avessi saputo di questi ammanchi o di giri strani l'avrei immediatamente riferito al capo politico e ai probiviri. Io non tutelo i parlamentari, ma il Movimento, come sanno tutti".
Di Maio: ‘Doverosa l'espulsione di Sarti'
Sulla vicenda interviene anche il vicepresidente del Consiglio e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. La sua posizione è chiara: "Ora il Movimento dovrà decidere l'espulsione, che credo doverosa". Le dimissioni di Sarti, quindi, sono per il capo politico del M5s un "atto doveroso: lei diceva di non essere colpevole e per questo querelò l'ex fidanzato. Nel momento in cui la querela viene archiviata i probiviri faranno la procedura di espulsione. Per ma la vicenda è chiusa qui".