Rimborsi elettorali, i partiti pronti a cambiare le regole
Tutti i partiti sembrano d'accordo, una revisione delle regole sul finanziamento pubblico ai partiti è necessaria, lo dicono soprattutto i numerosi casi di ruberie all'interno delle casse dei partiti, ultimi gli avvenimenti in casa della Lega. Sulle modifiche da apportare però restano molti punti di domanda, tra chi vorrebbe un abolizione completa dei rimborsi elettorali e chi invece auspica maggiori controlli su incassi e spese dei partiti. Il segretario del Pd Bersani ieri ha scritto una lettera ai suoi colleghi di maggioranza, Alfano e Casini, chiedendo di dare un segnale al Paese e anche in fretta.
Bersani scrive ai leader di maggioranza – I tre leader della maggioranza che appoggiano il Governo dalle prime dichiarazioni sembrano concordare sulla priorità della modifica, ma di riforma del finanziamento pubblico ai partiti e di trasparenza nei conti dei partiti si parla da anni e molte sono le proposte di cambiamento che giacciono in Parlamento. Bersani e Casini propongono una norma che obblighi i partiti a farsi controllare da una società di revisione dei conti per poi imporre una revisione periodica dei bilanci alla Corte dei Conti. Non solo, i leader di Pd e Udc propongono anche l'obbligatorietà di rendere pubbliche le donazioni oltre una certa somma, intorno ai cinquemila euro.
Le proposte di Pd e Udc – Più espressamente sul capitolo rimborsi elettorali Bersani punta anche ad un rafforzamento delle sanzioni in caso di negligenza, prevedendo nei casi più gravi una decurtazione degli stessi rimborsi, mentre per Casini è importante che ci siano paletti più severi per accedere ai rimborsi elettorali e soprattutto vadano aboliti i rimborsi per i partiti che non esistono più per evitare episodi come quello della Margherita nel caso Lusi. Più sfumata è la posizione di Alfano che promette un prossimo testo del Pdl in merito alla trasparenza dei conti dei partiti e dichiara di essere favorevole ad una revisione della normativa.
Di Pietro raccoglie firme per l'abolizione del rimborso ai partiti – Per altri, come Antonio Di Pietro, invece i rimborsi elettorali vanno aboliti del tutto e si preparano a raccogliere firme per un nuovo referendum abrogativo. Per Casini una soluzione del genere non sarebbe un passo avanti in quanto permetterebbe di fare politica solo a "chi ha grandi finanziatori o grandi mezzi propri". Il Leader dell'Udc propone per l'emergenza di accelerare i tempi e introdurre una parte delle modifiche nella riforma della giustizia, anche se il Pd non è d'accordo e vorrebbe un decreto ad hoc del Governo. Da Palazzo Chigi, però, per il momento non c'è alcun segnale in merito anche se sotto indicazione dei partiti di maggioranza l'Esecutivo forse potrebbe prendere l'iniziativa e portare finalmente a compimento una riforma attesa da anni.