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Riforma scuola, dopo le polemiche il Governo incontra i sindacati

Secondo quanto si apprende da fonti governative, domani il governo incontrerà i sindacati della scuola e anche i leader di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Furlan e Barbagallo, per discutere del ddl La Buona Scuola.
A cura di Susanna Picone
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Dopo lo sciopero, le proteste e le tante polemiche domani il governo incontrerà i sindacati della scuola e anche i leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo. Lo si apprende da fonti governative. Al centro degli incontri ci sarà il contestato ddl La Buona Scuola. Per il Governo, oltre alla ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, saranno presenti i ministri delle Riforme Maria Elena Boschi, della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, dei Trasporti Graziano Delrio e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti. Gli incontri tra Esecutivo e sindacati avverranno a partire dalle 15 a palazzo Chigi (sala Verde). Mercoledì 13 maggio il governo incontrerà poi anche le associazioni degli studenti e dei genitori. La scorsa settimana incontrando una delegazione del Pd i sindacati avevano sollecitato un confronto con l'esecutivo con il ddl La Buona Scuola che ha avuto l'ok dalla commissione Cultura della Camera e sta per approdare in Aula.

Boschi: “Non ho offeso nessuno” – Intanto la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi oggi è tornata sulle sue dichiarazioni sulla riforma della scuola fatte domenica nelle Marche. La Boschi ha negato di avere “offeso il sindacato” parlando dei problemi della scuola e ha cercato di precisare la sua posizione: “Ieri, durante una iniziativa nelle Marche, ho risposto a una domanda sulla scuola dicendo: ‘Funziona la scuola solo in mano ai sindacati? Io credo di no'. Ho espresso un'opinione civile, pacata, tranquilla. L'ho detto dentro a un discorso in cui ci dicevamo pronti ad ascoltare tutti e modificare il ddl nelle parti più controverse. Sono stata accusata – addirittura – di disprezzare la democrazia e di voler attaccare il sindacato”. La Boschi si è detta dispiaciuta se qualcuno si è sentito offeso e ha precisato che la scuola funziona se appartiene alle famiglie, agli insegnanti, agli studenti, al territorio e, dunque, non solo ai sindacati. “Non ho offeso nessuno. E non inizierò a farlo adesso. Spero che il clima sulla scuola torni disteso, per un confronto di merito equilibrato e civile. Noi ci siamo, pronti ad ascoltare e senza attaccare nessuno”, ha concluso la ministra.

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