Riforma del Senato: il testo base passa con il sì di Forza Italia
“Approvato il testo base del governo sulla riforma del Senato. Molto bene. Non era facile. La palude non ci blocca! È proprio #la volta buona”: con queste parole, in un tweet, il premier Matteo Renzi ha commentato l'approvazione in Commissione al Senato del ddl sulle riforme. Un via libera giunto dopo una giornata difficile durante la quale l’esecutivo era andato sotto sull’odg di Calderoli e si era diffusa la voce delle eventuali dimissioni (poi smentite) del ministro Maria Elena Boschi. “È una serata assolutamente positiva, è stato fatto un passo avanti importante”, ha invece affermato il ministro per le Riforme a margine dei lavori della commissione. Boschi ha sottolineato che l’adozione del ddl del governo come testo base era l’obiettivo fondamentale dell’esecutivo e che è avvenuto con i voti di un’ampia maggioranza.
Governo sotto su ordine del giorno – La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato in serata il ddl del governo sulle riforme come testo base con 17 sì e grazie anche ai voti anche di Lega e Forza Italia. Il ddl dell'esecutivo prevede che il nuovo Senato non sarà più elettivo e composto da presidenti di Regione, consiglieri regionali e sindaci. Prima del sì il governo era andato sotto: la Commissione Affari Costituzionali del Senato aveva approvato per un voto l'ordine del giorno di Roberto Calderoli che prevede un Senato Elettivo. Il testo presentato dal senatore leghista prevede che i senatori di ciascuna regione siano eletti a suffragio universale dai cittadini della stessa regione contestualmente ai Consigli regionali. I sì all'odg Calderoli sono stati 15 (Lega, Fi, Gal, Sel, M5S e Mauro).
