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Riforma Brunetta: le visite fiscali costano allo Stato più delle assenze per malattia

Sono i dati forniti dal ministero della Funzione Pubblica a rendere noto che l’impatto della cosiddetta “Riforma Brunetta” pensata per colpire al cuore l’assenteismo nella pubblica amministrazione è stato minimo, anzi controproducente.
A cura di Alessio Viscardi
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ministro brunetta renato

Sono i dati forniti dal ministero della Funzione Pubblica a rendere noto che l'impatto della cosiddetta “Riforma Brunetta” pensata per colpire al cuore l'assenteismo nella pubblica amministrazione è stato minimo, anzi controproducente. Lo Stato ha speso più soldi per le visite fiscali a tappeto volute dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta di quanti ne avrebbe dovuti sborsare a causa delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici. Un meccanismo legislativo messo su frettolosamente e che costa milioni di euro. Settore maggiormente a rischio è la scuola italiana, che oltre agli 8 miliardi di tagli della riforma Gelmini deve ora fare i conti con le visite fiscali previste per i dipendenti fin dal primo giorno di malattia. Nella scuola pubblica, questa imposizione è stata un vero insuccesso: assenza per malattia aumentate del 7,5% per i professori e un +18,5% tra le assenze del personale tecnico e amministrativo.

A questo fallimento si aggiunge il costo aggiuntivo che richiedono le visite a domicilio, a cui si devono sommare i costi per le supplenze e i telegrammi di convocazione. Un costo medio per visita che varia dai 18 ai 35 euro, ma in alcune regioni tocca punte di 63€. Inoltre, dopo una sentenza della Corte Costituzionale arrivata a giugno, le Asl sono state finalmente esonerate dalla copertura finanziaria di tali attività, che ora ricadono interamente sulle spalle delle scuole pubbliche. Un circolare del dicastero Gelmini ha anche invitato le scuole a pagare le visite utilizzando i fondi di funzionamento perché per le visite non è previsto alcun finanziamento definito.

I calcoli riportato da Il Fatto Quotidiano dimostrano come i 960.759 dipendenti scolastici, che si assentano mediamente per 7.15 giorni all'anno, visto che una visita costa mediamente 36,5€, gravano in un anno sull'istruzione pubblica per 250,7 milioni di euro. Spalmando al massimo le visite fiscali previste per i giorni di assenza, si ha comunque un costo indicativo di 105,2 milioni di euro. Molto più di quanto lo Stato spende mediamente per il pagamento dei giorni di malattia degli impiegati assentati.

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