Resti umani spediti a due scuole in Canada, sospettano il pornokiller Magnotta
Due macabre scoperte sono toccate ieri ai responsabili di due scuole nella regione di Vancouver in Canada quando hanno ispezionato la posta. Tra le missive dirette agli istituti scolastici, infatti, vi era un pacco contenente resti umani. Alla Creek Elementarty School è arrivata una mano mozzata, mentre alla St. George è stato recapitato un piede. La polizia canadese immediatamente avvertita ha preso in consegna i due pacchi che ora dovranno essere analizzati dagli esperti, ma l'attenzione degli investigatori si concentrano tutte su Luka Magnotta, il porno attore arrestato in Germania due giorni fa a seguito di un ordine di cattura internazionale emanato dalla polizia di Montreal che lo accusa di omicidio e cannibalismo ai danni di un 33enne cinese.
La polizia canadese non conferma il collegamento – Luka Magnotta alias Eric Newman, definito dalla stampa il pornokiller per la sua attività lavorativa, infatti, avrebbe ucciso e poi sezionato nel suo appartamento di Montreal il corpo di Lin Jun uno studente cinese, per poi spedirne i resti in varie zone del Canada. Gli inquirenti non hanno prove certe che Magnotta sia collegato anche a questi rinvenimenti, ma la dinamica lascia intendere un collegamento tra le due macabre scoperte. Magnotta, infatti, aveva spedito pezzi della sua vittima alla sede del partito conservatore a Ottawa e agli uffici del partito liberale canadese prima di darsi alla fuga in Europa.
Magnotta presto sarà estradato in Canada – La polizia sta ancora visionando tutti i filmati delle sue violenze registrate dallo stesso Magnotta come un orrendo rituale, e sospetta che possano esserci altre vittime. Le autorità per questo avevano già lanciato un allarme in tutto il Canada per avvertire che altri resti umani erano in viaggio e la scoperta nelle due scuole ne è la conferma. La polizia tedesca che ha eseguito l'arresto ha compiuto un primo interrogatorio dell'uomo, ma ben presto Magnotta sarà consegnato alle autorità canadesi visto che lui stesso ha annunciato di non volersi opporre all'estradizione.