Renzi: “Turatevi il naso e votate Pd. Come suggerì Montanelli”
In un'intervista al Mattino Renzi ha invitato gli elettori a votare Pd, rievocando le parole di Indro Montanelli, che pronunciò la famosa frase: "Turatevi il naso e votate Dc". In quel caso, era il 1976, il giornalista cercò di ostacolare il sorpasso del Pci di Berlinguer, e agevolare la vittoria della Dc di Zaccagnini. Oggi il segretario del Pd, prendendo in prestito quelle parole ha detto: "Turatevi il naso e votate Pd. In molti casi non c'è nemmeno bisogno di turarsi il naso, perché i candidati sono ottimi".
L'obiettivo, spiegato da Renzi, è che il Pd resti primo partito: per quanto riguarda le possibili alleanze dopo il voto il segretario spiega che non sarà possibile fare accordi con gli estremisti. Il corto circuito è evidente, tanto da richiedere un intervento del presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Piero Grasso: "Se Renzi ha detto che bisogna turarsi il naso per votare Pd, non c'è dubbio che anche Prodi si dovrà turare il naso per votare a Bologna Casini e non certamente Errani. Questo è il risultato di una legge elettorale voluta da Renzi, Berlusconi e Salvini". Il leader di Leu si riferisce all'endorsement fatto da Romano Prodi al premier Gentiloni e alla lista Insieme, considerata una lista a sinistra del Pd. "Insieme" è stata presentata a dicembre 2017 dai socialisti di Riccardo Nencini, dai Verdi di Angelo Bonelli e dal prodiano Giulio Santagata. "Con questa pessima legge elettorale – ha detto ancora Grasso a Bologna – chiunque sostiene la lista Insieme o la lista Bonino non fa che votare Renzi e quindi il governo di Renzi con Berlusconi".
Botta e risposta tra Casini e D'Alema
D'Alema (LeU), a proposito della scelta di Prodi di appoggiare la lista "Insieme" ha detto: "Prodi dice che voterà Gentiloni e la lista Insieme, ma se Insieme non prenderà il 3% i voti andranno a Renzi. Glielo dico con amicizia: in realtà vota Casini e Renzi, senza confessarlo a se stesso. Non credo sia utile al Paese che i voti vadano a Casini e a Renzi".
A stretto giro arriva la replica di Casini (Pd): "D'Alema dopo aver passato una vita a cercare alleanze più ampie, oggi si è chiuso nel fortilizio dei risentimenti e delle ridicole autosufficienze". Quindi, aggiunge Casini "mi dispiace per lui, ma la realtà è difficile da alterare: chi vota una delle liste del centrosinistra ha la speranza di vincere i collegi uninominali. Chi vota LeU ha al massimo la speranza di farlo vincere alla Lega o ai 5Stelle".