Renzi: “Sono ottimista sulle stime del Pil, il problema resta il lavoro”
Le previsioni sulla crescita bassa dell'Italia "saranno smentite", secondo Matteo Renzi. Il premier è stato intervistato in diretta alla trasmissione tv La telefonata di Belpietro su Canale 5 e ha detto che l'aumento del prodotto interno lordo italiano quest'anno sarà più alto di quello che indicano le recenti previsioni, come ad esempio quelle dell'Ocse (0,5%) e di Commissione europea e Fmi (0.6%). "Ieri Moody's ha detto che l'Italia può crescere fino al 2%, altro che 0,5%" dice Renzi. Il governo italiano ha indicato per l'anno in corso una crescita dello 0,8%. "Noi abbiamo abbassato le previsioni rispetto a quelle del governo (presieduto da Enrico) Letta perché vogliamo cercare di essere più prudenti", spiega il Presidente del Consiglio. "Meglio essere un po' più prudenti all'inizio e poi lasciarsi un po' andare, cosa che scommetto avverrà", ha detto ancora il premier.
In ogni caso, al di là del "mare magnum" delle previsioni, "a me importa che i cittadini trovino lavoro, il resto sono chiacchiere dei politici". Dello stesso avviso è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan aveva detto nei giorni scorsi: "I dati Ocse sono delle stime… vedremo alla fine quali saranno i risultati". "Che sia lo 0,5, lo 0,8, l'1,1 o il 2% quello che a me interessa è che le persone trovino un posto di lavoro", ha poi detto Renzi. Ma questi nuovi posti non saranno determinati dall'approvazione del decreto lavoro, che presto sarà approvato in Senato. "Io direi che (il decreto lavoro) è un ottimo inizio, poi naturalmente si può sempre fare meglio. Si può sempre fare di più, io però inizio a farlo".