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Renzi si difende: “Non fermatevi ai titoli, ‘aiutiamoli a casa loro’ non è sbagliato, è progetto serio”

Il segretario del PD replica alle roventi polemiche di queste ore: “Aiutiamoli a casa loro significa aumentare i denari per la cooperazione internazionale, noi lo abbiamo fatto”.
A cura di Redazione
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Come vi stiamo raccontando, la giornata di oggi ha visto una furiosa polemica politica dopo la diffusione di alcune anticipazioni del libro di Matteo Renzi in cui, sostanzialmente, il segretario del PD sdogana il motto “aiutiamoli a casa loro”, per anni cavallo di battaglia della destra italiana e non solo. A ciò, si aggiunge anche l’ipotesi di un “numero chiuso” sull’ingresso dei migranti nel nostro territorio, lanciata questa mattina nel corso della sua rassegna stampa sul sito del Partito Democratico.

Ecco ora la risposta di Renzi:

Ho fatto una scommessa affascinante: parlare di cose serie sui social. Non rincorrere i "mi piace", ma affrontare temi difficili, delicati. E discuterne.

Non va di moda, lo so. Ma è giusto così, secondo me. Perché penso di avere qualcosa da dire e molto da imparare, e questo mi piace. E mi piace provare ad essere migliore. Almeno provarci!

Per questo non mi toccano le polemiche di persone che attaccano per motivo ideologico, senza leggere ciò che l'altro scrive. Senza nemmeno leggere, capite?

Oggi l'anticipazione di "Avanti" sull'immigrazione tocca temi delicati. I soldi per la cooperazione internazionale, innanzitutto: aiutiamoli a casa loro significa aumentare i denari per la cooperazione internazionale, noi lo abbiamo fatto. Questo significa "Aiutiamoli a casa loro": non è retorica ma è un progetto articolato, complessivo. E comprende un piano per l'Africa, la battaglia per i fondi europei, cambiare il regolamento di Dublino che risale al 2003, la necessità di salvare tutti ma l'impossibilità di accoglierli tutti in una sola nazione, lo ius soli.

Sono argomenti seri, delicati, difficili.

Ho dedicato giorni a scrivere pagine sofferte e quando ero al Governo ho passato notti a fare scelte sofferte.

Questo è il bello della politica fatta come servizio, un'esperienza che fa venire i brividi, se fatta con il cuore.

Il libro "Avanti", lo vedrete da mercoledì in edicola e nelle anticipazioni dei prossimi giorni, sarà pieno di argomenti che faranno discutere. Tantissimi. Scelte politiche per il futuro e aspetti personali, quasi intimi.

Chi mi conosce sa quanto sia importante per me scrivere. E leggere, leggervi. Per questo chiedo a chi ha tempo di leggere di dirmi su cosa è d'accordo e su cosa no. Solo a chi fa la fatica di leggere tutto, non a chi si ferma ai titoli.

Se vi va di fare una discussione seria, io ci sono.

Vi aspetto.

Grazie!

E su Fb le sue risposte alle obiezioni degli utenti:

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