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Renzi: “Salvini e Di Maio cialtroni, mettono in pericolo l’Italia con la loro incompetenza”

“La situazione è veramente preoccupante, quei due stanno combinando un vero casino e rovinando tutto quello che noi abbiamo fatto. Quello che abbiamo fatto viene messo in pericolo da quel connubbio di menti che sono Salvini e Di Maio, stanno mettendo in pericolo l’Italia con la loro incompetenza, cialtroni!”, ha tuonato Renzi aprendo la nona edizione della Leopolda.
A cura di Charlotte Matteini
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"Noi abbiamo bisogno di tornare al futuro per costruire il domani, e dobbiamo farlo in particolar modo in un momento come questo. Abbiamo subito una dura sconfitta, non possiamo più guardare all'indietro, abbiamo bisogno di costruire il futuro. Dobbiamo parlare del presente perché la situazione è veramente preoccupante, quei due stanno combinando un vero casino e rovinando tutto quello che noi abbiamo fatto. Quello che abbiamo fatto viene messo in pericolo da quel connubbio di menti che sono Salvini e Di Maio, stanno mettendo in pericolo l'Italia con la loro incompetenza, cialtroni! Dovevano abolire la povertà, hanno abolito la legalità facendo condoni per tutti", ha dichiarato Matteo Renzi aprendo la nona edizione della Leopolda.

"Nel frattempo, qualcuno continua a fare la guerra a noi. L'altro giorno mi hanno chiesto che titoli avessi per parlare, come se chi non è più al governo non avesse più il diritto di farlo. Vogliono zittire l'opposizione, ma io non starò zitto e parlerò come cittadino, come senatore e come innamorato dell'Italia. Ho capito però che bisogna finirla di dire quello che noi abbiamo fatto al governo, bisogna parlare del futuro e non più del passato. Questa sera per l'ultima volta parleremo delle cose che abbiamo fatto, le scriveremo e le metteremo in un bussolotto che chiuderemo e butteremo via e non ne parleremo più. Noi vogliamo dare una mano al governo e mettere in campo una legge di bilancio che possa abbassare lo spread e migliorare l'Italia", ha concluso Renzi.

Proseguendo, Renzi e il professor Fortis hanno "debunkato" alcune delle fake news diffuse nel corso del triennio 2014-2017, ovvero quando il Partito Democratico era al governo: "Non è vero che l'Italia non è mai cresciuta in quegli anni e non è vero che l'Italia è sempre cresciuta meno degli altri Paesi europei. Il nostro problema è di tipo demografico, perché facciamo pochi figli, ma siamo cresciuti", ha detto Renzi. Anche i consumi nel triennio 2014-2017 sarebbero cresciuti grazie alle misure dei governi Renzi e Gentiloni, soprattutto grazie agli 80 euro. Secondo Fortis e Renzi, anche il Jobs Act ha prodotto i risultati sperati, portando un milione di posti di lavoro di cui almeno mezzo milione a tempo indeterminato. "Noi questa sera raccontiamo la verità con i dati e preghiamo gli addetti ai lavori di smetterla di diffondere falsità e dire bugie sugli investimenti, sulla crescita dell'Italia, sul calo della disoccupazione, sui conti pubblici", ha puntualizzato Renzi.

Per la presentazione della "contro-manovra", sul palco della Leopolda è salito l'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: "Il problema è che l'Italia deve dimostrare di meritare fiducia. Il famoso spread è sopra i 300 punti, con il precedente era intorno a 100 ed era più basso di quello della Spagna, considerato paese modello. Perché? Perché questo governo propone misure contro-producenti. Non pensavo di poter trovare così tanta competenza e arroganza, stanno facendo del male non solo al Paese ma anche a se stessi. Noi dobbiamo tornare a convincere i mercati che l'Italia merita fiducia e ha un progetto. Noi proponiamo un deficit al 2,1% per il 2019 a scendere nel corso degli anni, perché dobbiamo dimostrare che l'Italia vuole rispettare le regole. I numeri del governo non solo sono sbagliati e pericolosi, ma anche le misure lo sono per il Paese. Noi proponiamo una serie di misure di sostegno alle famiglie che permetta, senza ambiguità, di essere sostenute con un reddito dello Stato. Il reddito di cittadinanza è invece una misura confusa e che non serve a niente. Noi proponiamo un assegno universale per i figli, da corrispondere non solo ai dipendenti, ma anche agli autonomi e agli incapienti. Poi ci sono le misure per le imprese e per l'edilizia e il mercato immobiliare e proponiamo l'abolizione dell'imposta di registro per 4 miliardi di euro. Completiamo l'opera con il rifinanziamento del fondo per il settore edilizio, che già il governo passato aumentò in maniera considerevole, per 4 miliardi. L'ultima misura, invece, sarebbe l'abolizione dell'Irap che vale 13,8 miliardi, tanto per confermare che il nostro governo abbassa le tasse, anche se queste cose non vengono dette". 

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