Renzi propone il bonus affitti: 150 euro al mese per i giovani che lasciano la casa dei genitori
A giudicare dalle proposte avanzate dai partiti politici di ogni schieramento, l'attuale campagna elettorale sembra essere caratterizzata da promesse di ogni tipo, in particolare le proposte al centro del dibattito politico si fondano su elargizioni economiche e bonus vari. Nel programma del Partito Democratico, che verrà ufficialmente presentato questo pomeriggio alle 15.30, oltre all'estensione dei cosiddetti "80 euro" alle Partite Iva e alle famiglie con figli under 18, figura un altro bonus: Matteo Renzi avrebbe infatti in mente di proporre alcuni aiuti economici ai giovani under 30 e in particolare mira a concedere un bonus affitti da 150 euro mensili ai ragazzi con meno di 30 anni e che guadagnano meno di 30mila euro lordi all'anno.
La misura sostanzialmente verrebbe istituita per permettere ai giovani italiani di abbandonare la casa di famiglia e rendersi indipendenti il prima possibile, come avviene nel resto d'Europa. L’Italia, infatti, secondo i dati Eurostat, è "il Paese europeo con la più alta percentuale di under 34 che vive ancora con i genitori: sono il 67,3 per cento contro la media europea del 47,9. In Germania sono il 43,1, in Francia il 34,5 per non dire della Danimarca, dove a quell’età sono meno di uno su cinque", spiega La Stampa, che ha anticipato la notizia.
Il bonus affitti non è l'unica misura economica inserita nel programma del Partito Democratico: il Pd prevede infatti anche l'istituzione di un bonus da 400 euro al mese per ogni figlio nei primi tre anni di vita, al quale aggiungere sei mesi di corrispettivo, sottoforma di carta dei servizi, per il congedo di maternità, anche se la mamma torna al lavoro: "Un unico sostegno universale alle famiglie. Una misura fiscale unica (in grado di raggiungere anche gli incapienti sotto forma di assegno) che preveda 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a 18 anni e 80 euro per i figli fino a 26 anni. Varrà per tutti, da zero fino a 100 mila euro l'anno. Inoltre, verrà introdotto uno strumento triennale di 400 euro al mese per ogni figlio fino ai 3 anni, da utilizzare per pagare nido o baby sitter", spiega il Pd. Le misure elencate costano complessivamente circa 10 miliardi di euro.
E poi, ancora: "Salario minimo e riduzione strutturale del costo del lavoro per tutti: un punto l’anno per quattro anni con il meccanismo della fiscalizzazione, evitando cioè che la riduzione di quell’onere per le imprese vada a ridurre il montante contributivo della pensione. Il programma Pd promette fino al raddoppio dell’assegno di accompagnamento, graduando l’aiuto tenuto conto delle effettive esigenze del malato". Il programma, elaborato dall'ex sottosegretario Nannicini in collaborazione con Marco Leonardi e Luigi Marattin, prevede una spesa complessiva parti a circa venti miliardi all’anno.