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Renzi: “Pronti a cambiare su esami medici. E faremo norma contro la povertà”

Il Presidente del Consiglio alla Camera per il question time: “Nella legge di stabilità ci impegniamo ad inserire una misura contro la povertà, specialmente quella infantile”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare in Parlamento il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, rispondendo alle interrogazioni dei deputati durante il question time a Montecitorio. E lo fa in una settimana particolarmente delicata, con l’avvio dei raid russi in Siria che si sommano a quelli francesi e l’incontro Putin – Obama. E proprio alla questione mediorientale il Presidente del Consiglio dedica un passaggio essenziale del suo intervento, ribadendo di considerare positiva la ripresa del dialogo Russia – Usa, ma anche che la linea italiana resta ancorata alle decisioni delle Nazioni Unite.

Poi, rispondendo ad una interrogazione della Saltamartini (Lega Nord), attacca: “Sono tanti anni che abbiamo politica estera filoatlantica e non la cambieremo sulla base di qualche vostra impressione […] Certo, nella nostra storia c’è sempre stato dialogo e ben vengano le iniziative come quella di Cuba, ma bisogna portare la Russia al tavolo”. Sulla questione migranti poi ricorda il cambiamento intrapreso in questi mesi, con la percezione del problema come “comune” e con i primi passi fatti a livello europeo: “Ma sia chiaro, se c’è da salvare una vita noi lo facciamo, senza condizioni”.

Poi Renzi si è soffermato sulla questione della sanità, rispondendo nel merito alle perplessità sollevate riguardo alla norma che “taglia” gli esami e le visite specialistiche: “Se c’è da cambiare qualcosa siamo pronti, anche se è un provvedimento già votato nelle scorse settimane. C’è una disponibilità totale a discutere. Ma la base di partenza resta questa, considerando che su 64 milioni di visite specialistiche il 10% è inappropriato, che il 30% delle risonanze magnetiche non è necessario, che investire nella sanità significa cambiare le regole”.

Sulle politiche sociali poi ribadisce: “Io parlo per la legge di stabilità del 2015 e per quelle che verranno, se il Parlamento continuerà a darci la fiducia: su tutti i capitoli di spesa sociale c’è stato e ci sarà un aumento di spesa”. E, replicando alla richiesta di considerare il reddito di cittadinanza, annuncia un provvedimento “contro la povertà, specie quella infantile” che sarà inserito nella nuova legge di stabilità.

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