Renzi: “Presto ci sarà una sollevazione popolare contro l’incapacità di questo governo”
L’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, torna a parlare attraverso la sua enews settimanale, introducendo i temi della Leopolda che si terrà a Firenze nel weekend. E anche stavolta Renzi non risparmia un attacco all’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, dicendosi convinto che “nelle prossime settimane ci sarà una sollevazione popolare contro l’incapacità di questo governo: una sorta di marcia dei quarantamila quarant’anni dopo. La gente che lavora, che risparmia, che vuol bene all’Italia deve farsi sentire”. L’ultima news di Renzi è dedicata soprattutto ai temi della Leopolda, tanto che l’ex segretario del Pd spiega come inizierà la sua iniziativa: “Vista la gravità della situazione ci sarà una breve introduzione mia e di Pier Carlo Padoan. Presenteremo una proposta di legge di bilancio che avrebbe come effetto di dimezzare lo spread e abbassare le tasse. Probabilmente i signori del Governo non ci ascolteranno, ma noi mostreremo pubblicamente agli italiani come si potrebbe evitare di penalizzare i lavoratori e favorire gli speculatori come loro stanno facendo”.
Renzi si sofferma ancora sul programma della Leopolda, parlando di quanto avverrà sabato: “Subito dopo pranzo mi trasformerò in un conduttore televisivo con alcuni ospiti speciali con i quali finalmente potrò fare il mio lavoro prediletto: l’intervistatore. Parleremo di ritorno al futuro con personaggi molto diversi e molto interessanti. Tra gli altri il medico Roberto Burioni che su Facebook e non solo lì combatte i venditori di fumo, Federica Angeli la giornalista che combatte la mafia a Ostia, Roberto Cingolani il padre dei robot italiani. Ma ci saranno anche altre gradite sorprese”. Poi, il racconto del programma prosegue: “Dalle 17 andremo avanti con la plenaria e la presentazione – con Ivan Scalfarotto – dei comitati civici, comitati di resistenza civile contro la mediocrità e la banalità del Governo. Comitati per tornare al futuro e farlo di corsa prima che si abbatta sull’Italia lo tsunami causato dalla spaventosa incapacità grillo-leghista. Chiederemo a tutti di aprire un comitato civico coinvolgendo anche e soprattutto persone fuori dall’impegno politico. Io sono convinto che nelle prossime settimane ci sarà una sollevazione popolare contro l’incapacità di questo Governo: una sorta di marcia dei quarantamila quarant’anni dopo. La gente che lavora, che risparmia, che vuol bene all’Italia deve farsi sentire. E i comitati civici saranno uno strumento in questa direzione”.
Divieto di parlare del congresso Pd
Renzi non vuole che la Leopolda diventi un’occasione per parlare del Pd e del prossimo congresso: “Ovviamente alla Leopolda il tema del congresso del PD – scrive – non sarà neanche toccato. Ci saranno tanti parlamentari del mio partito, ma come sempre la Leopolda non è un appuntamento del PD. E dunque non sarà l’occasione per parlare di primarie e segretari. Ve l’avevo già detto, ma ripeterlo non fa male. Specie per i nostri amici che dovranno lavorare in veste di giornalisti. Si parla di Politica, alla Leopolda, non di un singolo partito. Come accade ormai da nove edizioni”.
L’attualità e il M5s
Renzi si sofferma sui Cinque Stelle: “Di Maio, Grillo, Casaleggio e Casalino hanno deciso di fare la loro iniziativa annuale casualmente negli stessi giorni della Leopolda. Cercano di oscurarci. Non si rendono conto che ci fanno un favore. Certo, alcuni giornalisti si occuperanno più della manifestazione grillina che non di noi, lo do per scontato. Ma aver fissato la loro iniziativa in contemporanea con la nostra ci fa un regalo: ci dimostra che noi siamo esattamente l’opposto di questi Cinque Stelle, di questo Governo. Ecco perché la Leopolda di quest’anno sarà importante il doppio. Perché si tratta di resistere a un’ondata di fango contro di noi e soprattutto di fango sul Paese. E i comitati civici saranno lo strumento per tanti, non solo per gli iscritti al PD”.
L’ex presidente del Consiglio parla anche delle questioni della settimana, partendo dal caso di Lodi e della mensa della città lombarda: “Discriminare un bambino per la condizione economica dei suoi genitori o per la sua provenienza geografica è una vergogna assoluta. Ditemi se non provate la stessa desolazione che provo io”. Poi, un riferimento alla manifestazione degli studenti degli scorsi giorni e ai manichini di Salvini e Di Maio a cui hanno dato fuoco: “Quando impiccavano il mio fantoccio in piazza, a Torino come altrove, Salvini e Di Maio dicevano che la gente era esasperata, che era stanca di me, che non avevo più consenso. Oggi non li ripago con la stessa moneta ma dico che bruciare manichini con la faccia di Salvini e Di Maio fa schifo. Chi lo ha fatto ha sbagliato profondamente”.