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Renzi mostra la foto di Aylan: “Non è PD contro destra, ma umani contro bestie”

Bagno di folla, selfie, ma anche contestazioni per Matteo Renzi alla Festa de L’Unità di Milano. E dal palco parole durissime sulla questione migranti.
A cura di Redazione
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C’era grande attesa per la partecipazione di Matteo Renzi alla festa nazionale dell’Unità che si sta tenendo ai giardini pubblici Montanelli di Milano, soprattutto dopo le ultime polemiche con la minoranza del Partito Democratico e dopo gli sviluppi “inattesi” della vicenda migranti in Ungheria. Il Presidente del Consiglio è stato accolto da un vero e proprio bagno di folla, con moltissimi militanti democratici che hanno applaudito il suo arrivo, ma anche da una contestazione di attivisti e lavoratori delle unioni sindacali di base.

Il primo passaggio del suo discorso lo ha riservato alla platea di militanti, iscritti e simpatizzanti democratici, definita “l’Italia solidale, quella che dice sì”, che Renzi ha contrapposto “all’Italia dominata da chi dice sempre no”. E Milano in queste settimane sta acquistando una nuova centralità, grazie all’EXPO “diventata una straordinaria occasione per l'Italia”, il cui successo è dovuto anche alla “reazione dei milanesi alle devastazioni” e uno schiaffo ai “gufi laureati a cui va un abbraccio affettuosissimo di solidarietà”, oltre che la dimostrazione che “il disfattismo non è servito”, nemmeno a mettere in difficoltà il Governo. C’è poi spazio per una parentesi su Pisapia, cui Renzi manda un messaggio chiaro: “Deciderai tu che fare da grande, noi saremo al tuo fianco, come abbiamo fatto in questi quattro anni e mezzo”.

Sulla questione migranti, poi il Presidente del Consiglio pronuncia parole durissime nei confronti di alcuni esponenti politici: “Non c’è il PD contro la destra, ma gli umani contro le bestie”. Renzi, che è stato accolto da un “muro di filo spinato”, ha poi mostrato la foto del piccolo Aylan, tra gli applausi dei militanti del Partito Democratico, ribadendo: “C’è un livello di umanità sotto il quale non bisognerebbe scendere, non si può strumentalizzare ogni cosa contro questo Governo”.

Sul punto, poi ribadisce: “Diciamo no all’iperbuonismo, ma non rinunceremo mai a salvare una vita umana; e se perderemo un punto nei sondaggi non ci interessa. Certo, le condizioni di sviluppo vanno create lì, perché non basta guardare una trasmissione televisiva con uno con la camicia verde che dice di non venire per non partire”.

Non manca una stoccata a Beppe Grillo: “Se si dice che il modello è l’Ungheria, noi siamo orgogliosi di essere un’altra cosa”.

Poi tocca il tema della riforma fiscale, anticipando che “da sinistra, pensiamo che le tasse siano troppo alte” e sconfessando la famosa frase di Padoa Schioppa sulle tasse che “sono una cosa bellissima”: “Forse si può dire in un altro Paese, ora noi dobbiamo lavorare per fare dell’Italia un posto più semplice e giusto, per questo stiamo facendo le riforme”. Tra le riforme c'è anche la legge sulle unioni civili, ed il Presidente del Consiglio si dice "fiero" del fatto che presto anche l'Italia avrà una legge sul tema: "Dopo anni di rinvii lo faremo per la dignità del nostro Paese". Sulla riforma della Costituzione, invece è più netto: "Dialoghiamo con tutti, ma non accettiamo veti".

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