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Renzi: “No a dimissioni Boschi, sarà ricandidata. Contro di lei una caccia alla donna”

Il tema delle dimissioni di Maria Elena Boschi non esiste secondo il segretario del Pd Matteo Renzi: a decidere saranno gli elettori. L’ex presidente del Consiglio aggiunge: “Condivido le parole di Boschi, sulla vicenda Banca Etruria si è aperta una ‘caccia alla donna’”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Per il segretario del Pd Matteo Renzi la questione delle possibili dimissioni di Maria Elena Boschi, attuale sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, è un tema che non esiste e che non va neanche preso in considerazione. A giudicare l’operato della Boschi quando era ministra e il suo coinvolgimento nella vicenda di Banca Etruria saranno i cittadini alle elezioni, secondo Renzi che ha parlato della questione durante un’intervista rilasciata a TgCom24.

Un politico – afferma Renzi – si fa giudicare dai cittadini quindi saranno le elezioni a giudicare se qualsiasi politico, non solo Boschi, debba tornare in Parlamento. È una discussione che non esiste” quella riguardante le sue possibili dimissioni dopo le rivelazioni prima del presidente di Consob Giuseppe Vegas e poi dell’ex ad di Unicredit Ghizzoni, emerse durante le loro audizioni in commissione d’inchiesta sulle Banche.

Secondo Renzi quella di “Banca Etruria è una vicenda priva di conseguenze penali. È giusto fare chiarezza, perché chi ha sbagliato sulle banche paghi. Ma mi sembra surreale che la colpa sia solo di una piccola banca di provincia. Si è cercato di guardare il dito quando noi indicavamo la luna. È legittimo, ma sembra una commissione d'inchiesta solo su una singola banca”. Il segretario del Pd difende di nuovo la Boschi, condividendo quanto detto dalla Boschi nell’intervista rilasciata alla Stampa: “Condivido le sue parole, sulla vicenda Banca Etruria si è aperta una ‘caccia alla donna'. Sul caso ci sono stati incontri legittimi e privi di qualsiasi pressione, e non perché lo dica la Boschi”.

Al termine dell'intervista su TgCom24 Renzi ha parlato coi giornalisti, spiegando che non sapeva "assolutamente niente" della mail inviata da Carrai a Ghizzoni. Il segretario del Pd aggiunge che non è previsto un faccia a faccia tra lui e la Boschi ma che comunque si sono sentiti telefonicamente.

‘Squadra del Pd è la più forte in assoluto’

Renzi parla anche del suo partito e sottolinea come quella del Pd sia la “squadra più forte in assoluto”: “Al netto del segretario, il Pd ha Gentiloni, Delrio, Franceschini, Minniti, Orlando, Martina… abbiamo una squadra competente. Da elettore affido il futuro dei miei bambini a gente di cui mi fido”, dice affermando che le candidature verranno decise a gennaio. Secondo il segretario del Pd la partita per il primo posto alle elezioni è a due e a votare andrà il 70% degli italiani: “Il primo partito sarà o il M5s o il Pd, noi vogliamo che il Pd sia il primo partito e credo che ci riusciremo”.

Renzi annuncia di voler fare “il gioco della cartina”: “Se io portassi in uno studio televisivo una cartina dell'Italia con tutto quello che abbiamo finanziato e fatto nel Paese…”, afferma aggiungendo che oggi l’Italia “sta un po' meglio di prima, non bene ma meglio di qualche anno fa: all'inizio del mio governo eravamo a pari merito con la Grecia in zona retrocessione. Oggi ce la giochiamo per la Champions, non dico che siamo da scudetto”.

Estendere gli 80 euro a chi ha figli

Altro obiettivo dichiarato da Renzi è quello di estendere gli 80 euro: “Noi presenteremo la misura di estensione per chi ha figli. Bisogna trovare il meccanismo – spiega – per cui uno con tre figli e che guadagna 1.700 euro non sia tassato come chi ha una situazione familiare meno impattante. Daremo una mano alle famiglie con figli con un meccanismo”.

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