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Renzi dalla D’Urso: “80 euro a neo mamme per i primi 3 anni di vita dei figli”

Ospite di Domenica Live, il premier annuncia la notizia del giorno, ovvero l’intenzione del suo esecutivo di estendere il contributo alle famiglie e a “chi non vota”, ovvero i neonati, a partire dal primo gennaio del 2015. Ha parlato della Legge di Stabilità, Tfr in busta paga e alluvione di Genova.
A cura di Andrea Parrella
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Matteo Renzi sceglie la strada della tv della domenica pomeriggio per divulgare la sua Legge di Stabilità, al secolo Legge Finanziaria, ovvero il salotto di Barbara D'Urso, che in un'tmosfera colloquiale e cordiale, i due si danno del tu, chiede a Renzi di vederla come la signora Cozzolino (o casalinga di Voghera) e spiegare in cosa consista la sua legge. La sintesi iniziale è stata: "Per anni, tutte le volte che c'era la manovra, erano soldi presi da portafogli degli italiani e messi nel calderone. Per la prima volta, la finanziaria del 2014 prevede, rispetto a quella dell'anno precedente, 18 miliardi di euro di tasse in meno. Siccome per vent'anni hanno sempre pagato le famiglie italiane, se ora iniziamo a far pagare, politi, consiglieri regionali…" Naturalmente la D'Urso non poteva non accennare alla questione delle Regioni, poi affrontata in parte, ovvero che i tagli potrebbeero essere destinati, principalmente, alla sanità:

Che vuol dire taglio alla sanità? Si può dire che una cosa è non tagliare la sanità, un'atra è chiedersi se non ci siano troppi super manager, troppe asl, chiedersi perché una siringa costi più da una parte che dall'altra?

Dopo alcuni rinsegnamenti relativi alla Pubblica Amministrazione ("Dobbiamo creare un sistema snello che attiri anche le grandi aziende estere. Semplificare la pubblica amministrazione vuole dire anche passare ad un metodo che sia semplice anche per noi. E' arrivatoil momento di mettere da parte le bandiere dei singoli schieramenti") e al tema del Tfr in busta paga ("Sul Tfr abbiamo trovato degli strumenti per dire che chi vuole quei soldi prima può averli in busta paga,chi non li vuol prendere li lascia lì. Abbiamo fatto in modo che il cittadino possa decidereper sé") Renzi ha davvero lanciato la notizia che aveva promesso di regalare a Barbara D'Urso. Dopo aver infatti stabilizzato gli 80 euro in busta paga per il 2015, a partire dal primo gennaio il premier annuncia l'estensione del contributo anche ad un'altra categoria, quella che lui definisce "la categoria che non vota", per esorcizzare l'idea che gli 80 euro non siano altro che uno spot elettorale:

Dal primo gennaio noi gli 80 euro non li diamo solo a chi percepisce meno di 1500 euro, ma anche a tutte le neomamme. Il mezzo miliardo di euro che abbiamo messo per la famiglia, lo metteremo per tutti i bambini che nascono, che avranno un contributo, un contributo a quelli che non votano.

Al centro della conversazione, inevitabilmente anche la questione dell'alluvione di Genova. Renzi spiega perché si sia rifiutato di andare in visita: "A Genova non sono andato perché non mi andava di fare la passerella. A Genova ci torno quando ho fatto tre cose: quando saranno partiti i lavori bloccati negli ultimi tre anni, quando troveremo il metood per far arrivare i rimborsi statali direttamente alle attività commerciali, quando avremo risolto il problema di una pubblica amministrazione che sblocchi fondi che già esistono. In Italia può esserci un danno alluvionale, ma non è possibile che accada nello stesso posto e dopo soli tre anni."

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