Regno Unito, Theresa May annuncia le dimissioni da leader del partito conservatore
Dopo il voto nel Regno Unito, dove gli inglesi si sono recati alle urne ieri per le elezioni europee, e dopo i due rinvii per la Brexit (rimandata a fine ottobre), la premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore. Le dimissioni scatteranno il 7 giugno. May ha espresso esprimendo "rammarico" per non essere riuscita ad attuare la Brexit, e ne affida la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street.
"Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare" la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia "provato tre volte", ha detto Theresa May in un discorso in cui ha di fatto lasciato le consegne al suo successore. La premier britannica ha rivendicato la politica di "un Partito Conservatore patriottico", che nella sua visione deve continuare a mirare a "unire la nazione" e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando "sicurezza, libertà e opportunità". Le dimissioni erano attese in queste ore: Theresa May ha incontrato il deputato Graham Brady, presidente del Comitato 1922, potente organismo organizzativo parlamentare del suo partito. Secondo indiscrezioni la data prevista doveva essere il 10 giugno. L'operazione scatterà comunque dopo la visita di Stato del presidente Usa, Donald Trump, atteso nel Regno dal 3 al 5. E potrebbero volerci in tutto sei settimane prima della scelta di un nuovo leader Tory. Un tempo in cui May potrebbe, stando al Times, tentare ancora di proporre ancora un voto parlamentare sulla Brexit.
"È difficile non essere dispiaciuti per la signora May, ma politicamente aveva compreso l'umore del Paese e del suo partito". Così il leader del neonato Brexit Party, Nigel Farage, ha commentato su Twitter le dimissioni della premier Theresa May. "Due leader Tory che avevano istinti pro-Ue, hanno lasciato", ha aggiunto Farage riferendosi al predecessore di May, David Cameron: "O il partito impara la lezioni o morirà".