Reggio Calabria: sequestrate 2 tonnellate e mezzo di botti (VIDEO)
Botti illegali
Sequestrati 2,5 tonnellate di fuochi.
Maxisequestro di botti illegali a Reggio Calabria: ben due tonnellate e mezzo di fuochi pronti per essere immessi sul mercato illegale di Capodanno. Gli agenti hanno sequestrato fuochi d'artificio, bombe carta, petardi e fontane luminose per un quantitativo di 2,5 tonnellate ad Anoia e Delianuova, in provincia di Reggio Calabria. Un 28enne di Anoia custodiva i fuochi in un appartamento, dove aveva costruito personalmente anche alcune ‘cipolle', ordigni esplosivi a basso potenziale. Il proprietario di un negozio di alimentari a Delianuova, invece, vendva i botti senza il nulla osta. La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre due tonnellate di botti conservati in modo insicuro: al minimo incidente avrebbero potuto causare forti esplosioni. Il 28enne di Anoia e il negoziante di Delianuova, invece, sono stati denunciati.
I Comuni che vietano i botti
Le festività natalizie, soprattutto tra il giorno di Santo Stefano e Capodanno, sono segnate sempre più spesso da incidenti causati dai botti illegali, o, come in questo caso, da maxisequestri. Per ovviare ad entrambi i casi, vi sono alcuni Comuni italiani che vietano ai cittadini l'acquisto e l'utilizzo di qualsiasi mezzo che possa arrecare danno alla quiete o alla salute pubblica.
A Torino non è possibile usare i fuochi perchè spavantano gli animali. In seguito ad un tragico rapporto fornito dall'Associazione italiana in difesa degli animali e dell'ambiente, un regolamento vieta definitivamente l'utilizzo dei fuochi d'artificio. A Venezia i botti sono vietati per "salvaguardare la quiete pubblica". Stanno seguendo l'esempio, però, anche altri Comuni, in vista di un Capodanno che potrebbe essere più sicuro, anche alla luce del maxisequestro calabrese.