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Reddito di inclusione fino a 485 euro al mese: c’è l’ok definitivo

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle norme in materia di contrasto alla povertà: fra queste il reddito di inclusione. Ecco come fare per ottenerlo.
A cura di Redazione
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C’è il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo “Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”, proposto dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Con i decreti il Governo esercita la delega ottenuta dal Parlamento per “norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali”.

Come vi abbiamo raccontato nella nostra scheda, le finalità della delega erano:

  • introdurre una misura nazionale di contrasto alla povertà, individuata come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, basata sul principio dell'inclusione attiva;
  • razionalizzare le prestazioni di natura assistenziale e quelle di natura previdenziale sottoposte alla prova dei mezzi, introducendo il principio di "universalismo selettivo" nell'accesso secondo criteri di valutazione della condizione economica in base all'ISEE;
  • riordinare la normativa in materia di interventi e servizi sociali.

Il Governo ha scelto di investire sul “reddito di inclusione”, una misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede un beneficio economico e una componente di servizi alla persona. L’ottenimento del sostegno “sarà subordinato alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà”. In altre parole, accanto al sostegno economico ci sarà un percorso personalizzato, volto all'inserimento nel mondo del lavoro.

Il provvedimento è modellato sul SIA, il sostegno all’inclusione attiva che è stato sperimentato in diverse città italiane. Per individuare i beneficiari del reddito di inclusione si terrà conto dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), ma a differenza del SIA, che era riservato “esclusivamente ai nuclei familiari con minori in situazione di difficoltà aventi ISEE inferiore a 3.000 euro e patrimonio inferiore a 8.000 euro”, la misura riguarderà anche le famiglie “con figli minori o con disabilità grave o con donne in stato di gravidanza accertata o con persone con più di 55 anni di età in stato di disoccupazione”.

Quanto vale il reddito di inclusione e chi ne ha diritto

Il sostegno partirà il primo gennaio del 2018 e la somma erogata a ciascun nucleo familiare che ne abbia diritto sarà compresa fra i 190 euro e i 490 euro al mese. A quanto si apprende, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore ISEE non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Il sostegno sarà concesso per non più di 18 mesi consecutivi e, una volta terminato tale periodo, sarà necessario attendere altri 6 mesi per richiederlo nuovamente.

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