Reddito di cittadinanza, stop temporaneo alle domande
Sul sito del ministero del Lavoro è stato annunciato lo stop temporaneo per la presentazione delle domande online per il reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza: "È temporaneamente sospesa la possibilità di presentare le istanze online", si legge, in attesa che "venga aggiornato il modello di domanda con le ultime novità normative". La legge di conversione del Decreto legge n. 4/2019, il cosiddetto decretone, approvato nei giorni scorsi dalle Camere, è stato pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Sono state introdotte delle modifiche relative ai due sussidi.
Nell'ultimo passaggio al Senato il decretone non ha subito alcuna modifica e tutti gli emendamenti sono stati bocciati, proprio per rispettare la scadenza del 29 marzo, data oltre la quale non sarebbe stato possibile inviare il testo alla Camera per un nuovo esame. Per quanto riguarda le modifiche introdotte alla Camera, il decretone ha recepito l'intesa con le Regioni sui navigator: il numero scende da 6mila a 3mila. Le famiglie con disabili potranno tener conto di un nuovo calcolo della scala di equivalenza, con un aumento dell'assegno che può arrivare fino a 50 euro mensili. Introdotti nuovi paletti per i finti genitori single. Ci sarà poi un maggiore controllo per i furbetti, anche grazie all’assunzione di più carabinieri e finanzieri. Il patto per il lavoro, alla base del reddito di cittadinanza, viene esteso anche a coloro che vengono definiti working poor, cioè le persone che lavorano ma guadagnano poco: anche loro potranno rivolgersi ai centri per l’impiego per cercare una nuova occupazione.
Le novità sulle pensioni di cittadinanza riguardano invece le modalità di erogazione: l'assegno arriverà non solo attraverso la card Rdc: chi usufruisce delle pensioni di cittadinanza potrà ritirare anche l’assegno in contanti. Novità anche per il riscatto della laurea: non sarà più rivolta solo agli under 45, ma è estesa a tutti i cittadini, potranno chiedere il riscatto degli anni di studio con uno sconto, purché non abbiano versato contributi prima del 1996.
