Nella guerra di cifre (fra Salvini e il M5s) sulle risorse messe a disposizione per il reddito di cittadinanza nella nota di aggiornamento al DEF varata dal Governo Conte c’è una sola certezza: il documento inviato alle Camere. Fanpage.it ha potuto visionare alcune tabelle in anteprima e ci è possibile confermare che nel documento sono inserite le cifre “rivendicate” dal Movimento 5 Stelle: ovvero 9 miliardi per il reddito di cittadinanza per 2019, 2020 e 2021, cui bisogna aggiungere il miliardo di investimenti per la ristrutturazione dei centri per l’impiego. Sempre nelle tabelle visionate da Fanpage.it compare anche la stima di crescita del PIL per il 2019, fissata all’1,6%, dunque uno 0,5% / 0,6% in più di quanto previsto da FMI, UE eccetera. Confermati anche i numeri anticipati da Tria sugli investimenti: 0,2% del PIL nel 2019, poi 0,3% e 0,4% nel biennio successivo.
Fonti del M5s confermano poi che il reddito di cittadinanza dovrebbe entrare a regime dal mese di aprile 2019. La somma stanziata per il prossimo anno (che coprirà dunque 9 mesi) tiene conto del previsto aumento di iscrizioni ai centri per l’impiego, mentre dal 2020 si immagina che la platea dei beneficiari decresca naturalmente. Nei nove miliardi di euro rientra anche l'importo necessario alle cosiddette "pensioni di cittadinanza".
Il reddito di cittadinanza (che così come è strutturato è una sorta di reddito minimo garantito) sarà erogato tramite una card “anonima”, ovvero un normale bancomat personale che sia indistinguibile dagli altri e su cui non sarà riportata la dicitura "reddito di cittadinanza". In poche parole, ci spiegano fonti 5 Stelle, si vuole evitare che i beneficiari siano “marchiati” all’atto di effettuare i propri acquisti con la card su cui sarà caricato il sussidio mese per mese. Smentita l’ipotesi di negare il sussidio a chi ha una casa di proprietà, verrà invece scorporato dall’assegno il cosiddetto affitto imputato. Confermata la scelta di riservare l'assegno solo a chi è in Italia da più di dieci anni (per gli altri sarà confermato il ReI).
Per il superamento della legge Fornero si prevede uno stanziamento di 5,25 miliardi di euro per il 2019, poi di 7 miliardi di euro a regime. Confermati gli 1,5 miliardi di euro per risarcire altri risparmiatori / investitori coinvolti nel crack delle banche. Previste riduzioni ulteriori dell’Ires per le aziende che assumono o che fanno investimenti. Via libera alla flat tax per le partite IVA.