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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, alle imprese che assumono andrà una parte dell’assegno mensile

In pratica, le imprese che assumeranno un lavoratore titolare del reddito di cittadinanza, per tre mesi potranno trattenere la quota di reddito che sarebbe spettata alla persona disoccupata. Inoltre, le agenzie per il lavoro private affiancheranno nel processo di incontro tra domanda e offerta i centri per l’impiego pubblici e anche a esse spetterà una quota di rcd.
A cura di Charlotte Matteini
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Novità sul reddito di cittadinanza. Si sta definendo la proposta attuativa della misura di contrasto alla povertà voluta dal Movimento 5 Stelle e secondo quanto si apprende nella formazione dei lavoratori disoccupati che avranno accesso all'assegno verranno coinvolte le imprese e le agenzie per il lavoro private. Secondo quanto spiega il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli, "la misura per noi è legata alla formazione ma al di là del fatto di creare persone formate appetibili per le aziende pensiamo che laddove l'azienda assume  trattiene per sé il reddito di cittadinanza che dovrebbe essere pagato alla persona".

In sostanza, dunque, chi assumerà un lavoratore titolare del reddito di cittadinanza, per tre mesi potrà trattenere la quota di reddito che sarebbe spettata alla persona disoccupata. Inoltre, le agenzie per il lavoro private affiancheranno nel processo di incontro tra domanda e offerta i centri per l'impiego pubblici, in modo tale sgravare gli istituti attualmente esistenti dalla mole di lavoro e favorire la formazione e l'assunzione di lavoratori in cerca di occupazione. Anche le agenzie del lavoro private, stando a quanto si apprende, potranno acquisire, in caso di assunzione, esattamente come le imprese, una quota di reddito di cittadinanza.

Al momento, sembra che il reddito di cittadinanza verrà erogato alle persone che versano in stato di povertà e guadagnano meno di 780 euro al mese e rientrano nei parametri Isee  tramite una carta elettronica anonima che sarà abilitata solamente per determinati acquisti, ovvero pagamento dell'affitto e acquisto di beni di prima necessità. Non sarà possibile prelevare denare contante né comprare beni cosiddetti superflui, come un televisore al plasma o alcolici e gratta e vinci. Qualora il percettore del reddito di cittadinanza abbia una casa di proprietà, l'entità dell'importo sarà inferiore e verrà decurtata della quota di affitto imputato (pari a circa 380 – 400 euro al mese in meno).

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