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Record a Londra, Catherine è la prima donna nera ad aver messo al mondo due figli bianchi

Analista finanziaria 35enne, Catherine Howarth, sposata con Richard, un uomo bianco, ha partorito il primo figlio 3 anni fa, anche lui bianco, capelli chiari e occhi azzurri. Un caso che accade una volta su un milione. Poi è successo una seconda volta: “È stato uno shock ma l’importante non è il colore della loro pelle”.
A cura di Ida Artiaco
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Catherine Howarth e suo figlio (Facebook).
Catherine Howarth e il suo primo figlio (Facebook).

Catherine Howarth è ufficialmente entrata a far parte del Guinness dei primati. Londinese, 35 anni e sposata con Richard, è diventata la prima donna di colore ad aver messo al mondo due figli bianchi. Già nel 2014, quando era nato il suo primogenito, un maschietto dai capelli chiari e gli occhi azzurri, la notizia aveva fatto il giro del pianeta. Ciò che è successo a lei a suo marito, che è bianco, accade una volta su un milione. Ed ora che ha partorito un altro pargolo, una femminuccia anche lei bianca, il suo è diventato un vero e proprio caso di studio.

Dopo la prima gravidanza, i medici pensavano che il bambino nato bianco fosse il risultato di un gene dominante del padre, ma che non avrebbe potuto colpire di nuovo. Ed invece, dopo la nascita di Jonah, che oggi ha 3 anni, ecco arrivare Sophia, bianca con occhi azzurri e capelli biondi. "Quando è nato il mio primo figlio – ha raccontato al quotidiano The Sun Catherine, che di lavoro fa l'analista in finanza -, credevo ci avessero consegnato il bambino sbagliato. Poi uno specialista ci ha spiegato che il nostro è un caso rarissimo, uno su un milione nasce così. Nella mia famiglia siamo tutti neri, ho origini nigeriane, mai avrei pensato di mettere al mondo un bimbo bianco, figuriamoci due".

L'unica spiegazione, secondo Catherine, è che tra i suoi antenati ci sia stato un gene bianco latente, che è rimasto tale per anni. Ed anche alcuni esperti sembrano essere d'accordo con questa tesi. La genetista Colleen Lynch, intercettata dal The Sun, ha confermato il fatto che "è probabile che ci sia un gene bianco da qualche parte nella sua discendenza remota e che a causa di un ritorno al passato evolutivo, noto come atavico, questo tratto sia ricomparso". Per Richard, il papà dei due bimbi, non è importante il colore della loro pelle: "Ci sentiamo molto fortunati perché abbiamo due splendidi figli. È solo questo quello che conta", ha dichiarato alla stampa.

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