Rai, dal cda via libera al tetto degli stipendi a 240mila euro
Il consiglio di amministrazione della Rai ha dato l'ok alla delibera per il taglio degli stipendi ponendo un tetto massimo di 240mila euro, ovvero l'equivalente del compenso del Presidente della Repubblica. Il provvedimento riguarderebbe sicuramente gli emolumenti del presidente della tv di Stato Annamaria Tarantola, ma rimangono incertezze per quanto riguarda i dirigenti, anche se sembra certo che anche per i manager apicali si provvederà a una riduzione dei compensi.
Per quanto riguarda la Tarantola il suo stipendio passerà da 366mila euro l'anno (66 mila euro come consigliere, più 300 mila euro per le deleghe) a 240mila lordi. Già nel 2012, quando si insediò il cda, i compensi erano stati abbassati rispetto al passato, passando da 98 a 66mila euro. Quello del presidente era stato ridotto del 20% rispetto al predecessore Paolo Garimberti.
Stando ai dati resi noti da Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai in Commissione Vigilanza, dei 300 dirigenti della tv di Stato 3 guadagnano oltre 500mila euro, 1 tra i 400 e i 500mila euro, 4 tra i 300 e i 400mila euro, 34 tra i 200 e i 300mila euro, 190 tra i 100 e i 200mila euro, 68 sotto i 100mila euro.