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Roberta Ragusa, parla lo chef a Cannes: “Sicuro fosse lei, era con un uomo”

Il mistero di Roberta Ragusa, scomparsa da Gello nel gennaio del 2012, si arricchisce della testimonianza di Pasquale Davi, italiano che lavora in un ristorante in Francia e che è convinto di aver visto l’imprenditrice in compagnia di un uomo a Cannes.
A cura di Susanna Picone
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L’ultima testimonianza raccolta a proposito della scomparsa di Roberta Ragusa è quella di uno chef italiano che vive e lavora a Cannes: una persona che ha raccontato agli investigatori di essere convinto di aver visto nel maggio del 2012, e quindi diversi mesi dopo la scomparsa dell’imprenditrice da Gello, Roberta a Cannes. Il testimone si chiama Pasquale Davi, in queste ore ha raccontato quanto avrebbe visto anche in televisione. “Sono sicuro al 100% che fosse lei. Era alta 1.74 circa, leggermente formosa e aveva un jeans con un sandalo blu aperto, una t-shirt bianca e una giacchina sopra”: così lo chef durante un’intervista alla trasmissione “Pomeriggio Cinque”. La presunta Roberta Ragusa, secondo quanto raccontato da Davi, indossava “un anello con un brillante al dito, un anello che mi ha colpito molto”, ha spiegato. E ha raccontato che la donna era in compagnia di un’altra persona, un uomo.

Lei e l’uomo brizzolato che l’accompagnava guardavano le vetrine delle agenzie immobiliari. Dopo averle chiesto ripetute volte se fosse Roberta Ragusa e ottenendo solo sorrisi di risposta, lei mi ha chiesto di andare dentro il ristorante e prenderle un biglietto da visita e quando sono tornato stavano scappando via.

Disse che era dei dintorni di Pisa – Lo chef ha spiegato alla trasmissione Mediaset di essere amareggiato perché non aveva chiamato subito le autorità. In un’altra intervista concessa alla trasmissione “Linea Gialla” di La7 lo stesso Davi ha detto anche che la donna parlava toscano e che gli disse di essere “dei dintorni di Pisa” e che l’uomo che era con lei si irrigidì quando lui chiese se fosse Roberta Ragusa. Disse “scheiβe”, “merda” in tedesco: secondo Davi anche quell’uomo era italiano, anche se aveva parlato in tedesco.

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