Quirinale, terza fumata nera. Domani Fi vota scheda bianca: Mattarella verso l’elezione
Ore 22.30 – Il Movimento 5 Stelle non accoglierà l'invito di Matteo Renzi di votare Sergio Mattarella: "Il colpo di scena è sempre in agguato, ma mi sento di escludere che voteremo Mattarella", ha affermato Di Maio, membro del direttorio 5stelle. "E' singolare che il premier faccia un nome al suo partito e conti di votarselo grazie ai voti determinanti dei voltagabbana del m5s e degli altri partiti e infine lanci un appello per farselo votare", ha stigmatizzato il vicepresidente della Camera. Intanto i capigruppo del Nuovo Centrodestra Maurizio Sacconi e Nunzia De Girolami dichiarano: "Abbiamo deciso di rinviare la riunione congiunta dei gruppi di area popolare a domani alle ore 8. Durante la riunione decideremo la posizione che terrà il nostro gruppo. Sono ancora in corso contatti con Forza Italia".
Ore 21.40 – Raffaele Fitto non risparmia critiche ai vertici di Forza Italia, che domani voteranno scheda bianca al quarto scrutinio ma, senza ombra di dubbio, devono incassare una pesante sconfitta sul piano politico: "Leggo dalle agenzie di una fantomatica riunione dei cosiddetti ‘uffici di presidenza' dei gruppi parlamentari di Senato e Camera. E' una ottima iniziativa solo se è un preannuncio di dimissioni e azzeramento. In caso contrario, è una ennesima riunione autoreferenziale e priva di legittimazione. I deputati e i senatori dei gruppi di Forza Italia vanno rispettati, vanno rispettati tutti, e non hanno bisogno di poche badanti che pretendano di decidere senza di loro e sopra le loro teste".
Ore 20.30 – Anche Angelino Alfano e i parlamentari del Nuovo Centrodestra sarebbero orientati a votare Sergio Mattarella, stando a quanto si è appreso nelle ultime ore. Il sostegno del Ncd all'ex ministro della Difesa potrebbe rafforzare il patto di governo con il Partito Democratico e segnare l'ennesima grave frattura con Forza Italia.
Ore 18:35 – Parla Renzi: "Spero in una ampia convergenza su Mattarella". Con una nota al termine della terza votazione, il Presidente del Consiglio chiude sostanzialmente la questione, lanciando un appello affinché si giunga ad una ampia condivisione sul nome di Sergio Mattarella, ormai quasi certo della sua elezione come successore di Giorgio Napolitano:
Finite le prime tre votazioni, siamo arrivati al momento chiave. Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell'opposizione parlamentare. Non è una questione che riguarda un solo partito: la scelta del Capo dello Stato interpella tutti, senza distinzioni. Per questo auspico che sul nome di Sergio Mattarella – presidente della Repubblica di tutti gli italiani – si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell"Italia
Ore 18:22 – Terminato il terzo scrutinio dei voti per l'elezione del Presidente della Repubblica: ancora una fumata nera, oltre 515 le schede bianche, invariate le preferenze per il giudice Imposimato, per Vittorio Feltri e per Luciana Castellina.
Ore 18:15 – Forza Italia conferma: scheda bianca alla quarta votazione. I grandi elettori forzisti, dunque, non abbandoneranno l'Aula e prenderanno parte al voto decisivo che, è ormai opinione comune, dovrebbe vedere eletto Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica.
Ore 17:30 – Chiusa la votazione, la Presidente Laura Boldrini procede allo scrutinio dei voti. Come previsto, nessuna sorpresa dall'urna, con una netta prevalenza di schede bianche e con voti consolidati per i candidati di bandiera: il giudice Ferdinando Imposimato, Vittorio Feltri e Luciana Castellina. Intanto dagli ambienti vicini a Forza Italia filtrano le prime indiscrezioni: non è escluso che il Cavaliere decida di rimanere in Aula e votare scheda bianca, ma molto dipenderà dagli accordi con Area Popolare, la componente centrista che al momento sostiene la maggioranza di Governo.
Ai nostri microfoni, Gasparri e Martino rassicurano sulla solidità del gruppo forzista in Parlamento:
Ore 16:30 – Mentre è in corso la chiama dei senatori, cresce l'attesa per la decisione del gruppo di Forza Italia rispetto al comportamento da tenere in Aula nel decisivo scrutinio di domani mattina. Sono infatti in molti a pensare che la scelta di uscire dall'Aula rappresenterebbe, oltre che un modo per "contrastare" eventuali franchi tiratori, anche un segnale di forte rottura nei confronti del metodo adottato da Renzi.
E ai nostri microfoni Nitto Palma conferma le tante perplessità:
Ore 15:10 – Cominciata in leggero ritardo la chiama per la terza votazione. Non sono attese sorprese, anche se persiste una certa curiosità per capire come si orienteranno alcune "correnti" o "gruppi di interesse" in cabina elettorale: spesso il terzo voto serve infatti per "contarsi" e mandare chiari segnali in vista del momento decisivo.
Nel frattempo Forza Italia parrebbe orientata a disertare in blocco la quarta votazione, anche se Fitto avverte: "Ora la linea non sia decisa da chi ha sbagliato tutto". Area Popolare, la componente che raccoglie Ncd e Udc, dovrebbe invece votare scheda bianca. Dovrebbe essere confermato, invece, il no del M5S a Mattarella (secondo le nostre fonti, avrebbero poco riscontro le voci che parlano di una convergenza sul candidato renziano dei grillini, che addirittura hanno postato sul blog di Grillo un post che mette in relazione la vicenda dell'uranio impoverito con la reggenza di Mattarella al ministero della Difesa).
Minzolini, intanto, analizza il momento del partito:
Ore 13:45 – Il Movimento 5 Stelle sosterrà ancora Ferdinando Imposimato. A quanto si apprende in queste ore, i grandi elettori del Movimento 5 Stelle dovrebbero sostenere Imposimato anche al quarto voto per il Capo dello Stato: nessuna "nuova linea", dunque, considerando che il quadro, nella lettura dei grillini, non sarebbe mutato.
Lo stesso Luigi Di Maio lo conferma indirettamente, rilanciando un video della trasmissione Servizio Pubblico in cui l'ex parlamentare grillina Paola Pinna lascia intendere che ci siano state trattative tra Luca Lotti, fedelissimo di Matteo Renzi, ed alcuni fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle:
Ore 13:00 – Terminato lo spoglio dei voti: sono 531 le schede bianche. Il candidato del Movimento 5 Stelle Ferdinando Imposimato si ferma a 123 preferenze, Vittorio Feltri ne ottiene 50, Luciana Castellina 34, Emma Bonino 23, Stefano Rodotà, mentre restano molti i voti "goliardici", come quelli al conduttore radiofonico Sabelli Fioretti, a Sabrina Ferilli, a Fabio Volo o a Barbara D'Urso.
Ore 12:55 – Singolare fuori programma che ha coinvolto Fabio Volo a Montecitorio. A quanto raccontano le agenzie, infatti, il presentatore / scrittore sarebbe stato "cacciato" dalla Camera dei deputati, dove si era registrato come "tecnico", inviato dalla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa". In pratica Volo si era accreditato come "tecnico", non come "giornalista" (in questi giorni è possibile l'accredito alla Camera anche per la stampa non parlamentare), e in questa veste si sarebbe mosso tranquillamente nei corridoi di Montecitorio. Una volta "scoperto" dagli addetti della Camera, avrebbe deciso di uscire dal palazzo.
Ore 12:45 – Fumata nera anche alla seconda votazione. Quando sono state scrutinate 800 schede, è matematicamente impossibile che si arrivi alla elezione del capo dello Stato al secondo tentativo: saranno oltre 500 le schede bianche anche questa volta.
Ore 11:55 – Terminate le operazioni di voto, comincia lo spoglio (qui la diretta streaming dalla Camera dei deputati).
Ore 11:35 – Arriva nel frattempo la conferma: alle 12 ci sarà un vertice fra Nuovo Centro Destra e Forza Italia per decidere una strategia comune per le prossime votazioni.
Ore 11:20 – Terminata la chiama dei deputati, tocca ai delegati regionali – Continuano le operazioni di voto alla Camera dei deputati e fra pochi minuti si procederà allo scrutinio dei voti. Scontata la fumata nera, ma l'attenzione è tutta sulle scelte di Forza Italia, che (stando ad alcune indiscrezioni) potrebbe scegliere di abbandonare l'Aula al quarto scrutinio, per impedire che qualche "franco tiratore" voti Mattarella, rafforzando la scelta del Presidente del Consiglio.
Ore 10.40 – Franceschini: “Su Mattarella spero ripensamenti FI” – Dario Franceschini, a chi gli chiede se ci sia preoccupazione per lo strappo a metà di Forza Italia in merito all'elezione di Sergio Mattarella, ha risposto così: “La candidatura di Mattarella è così di equilibrio, di apertura che spero ci siano dei ripensamenti”. Renato Brunetta, da parte sua, ha annunciato che dalla quarta votazione “per noi sarà o scheda bianca o ci asterremo, onde evitare campagne acquisti”. Resta il no, dunque, a Mattarella.
Ore 10 – Brunetta: "Se fossi minoranza Pd non starei sereno" – Continuano ad arrivare commenti sul "metodo" utilizzato dal segretario del Pd, metodo che non piace a Forza Italia. Il tweet del capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, secondo il quale il premier Matteo Renzi punta al voto anticipato. Sul "metodo" di Renzi ha twittato anche Maurizio Gasparri, annunciando il voto scheda bianca.
Ore 9.43 – Bersani: “Mattarella mio preferito dal 2013”. Bossi: “Berlusconi ha sbagliato” – Pierluigi Bersani, in un colloquio con Repubblica, ha confermato il suo sì a Sergio Mattarella: “Non è finita finché non è finita. Ma la mia soddisfazione per l'eventuale elezione di Mattarella non è un mistero per nessuno”. Bersani ha detto di aver fatto subito quel nome a Berlusconi quando si incontrarono per trovare un candidato condiviso ed eleggerlo alla prima votazione: “Berlusconi anche allora disse di no, preferendo Marini”. “Stavolta – ha aggiunto Bersani – di Matteo mi fido. È andato oltre i confini del Nazareno e lo dimostra la reazione di Berlusconi. Ora il problema ce l'ha l'ex Cavaliere”. Ha parlato di Berlusconi anche l’ex leader della Lega Nord, Umberto Bossi. Silvio Berlusconi “ha commesso molti errori, e credo che lo sappia anche lui. Ma il più grave è stato di non battere il pugno con Renzi quando era il momento di farlo”, cioè “quando hanno cominciato a parlare dei candidati per il Quirinale. Non doveva farsi fregare dalla questione del metodo, non conta niente il metodo, contano i nomi”. Berlusconi, secondo Bossi che ha detto la sua al Messaggero, “doveva parlare chiaro e dirgli: tu Matteo mi hai fatto votare delle porcherie come la legge elettorale e quelle che chiamate riforme costituzionali. Adesso devi votare tu il candidato che dico io. Altrimenti te ne vai a quel paese”. Alla domanda se ora Sergio Mattarella ce la farà, Bossi ha detto di sperare di no.
Intanto Fioroni rivela il retroscena della telefonata di Berlusconi a Mattarella:
Ore 9.39 – Inizia la seconda votazione alla Camera dei deputati. Il quorum richiesto per le prime tre votazioni è di 673 voti. Ove, come prevedibile, non venga raggiunto, ci sarà una nuova votazione alle 15:30.
Secondo giorno di voto per scegliere il prossimo Presidente della Repubblica. Dopo la fumata nera di ieri si riparte alle 9.30 quando, nell’aula di Montecitorio, il presidente della Camera Laura Boldrini darà il via alla seduta chiamando i 1008 grandi elettori a esprimere la loro preferenza, e poi ancora alle 15.30, per la terza votazione. Anche oggi il nome del Pd resta quello che Matteo Renzi ha indicato ieri all’assemblea dei grandi elettori, il costituzionalista Sergio Mattarella. Un nome approvato all’unanimità dal Pd, che ha conquistato anche Sel, ma che non viene condiviso dal partito di Silvio Berlusconi che ha accusato il premier di aver rotto i patti. Se Renzi ha chiesto di votare il nome di Mattarella al quarto scrutinio (salvo svolte clamorose, infatti, solo domani sarà eletto il nuovo Capo dello Stato), il Cavaliere ha annunciato che Forza Italia voterà scheda bianca anche sabato. Per le prime tre votazioni è richiesto un quorum pari ai due terzi dell'assemblea, ovvero 673 voti. A partire dalla quarta votazione il quorum scende alla maggioranza assoluta, ovvero 505 voti.
A vuoto il primo voto: 538 le schede bianche
La prima votazione di ieri pomeriggio si è conclusa con la vittoria delle schede bianche. E anche oggi Pd, Forza Italia e Ncd dovrebbero votare nello stesso modo. Nel complesso, ieri, sono state conteggiate 538 schede bianche, mentre il candidato più votato è stato quello che si è aggiudicato le Quirinarie del Movimento 5 Stelle, Ferdinando Imposimato, il quale ha totalizzato 120 voti. Imposimato ha vinto le consultazioni indette dai grillini piazzandosi davanti a Romano Prodi e Nino Di Matteo. Nel corso della prima votazione, inoltre, Luciana Castellina (votata da Sel) ha avuto 37 preferenze, il candidato Lega-Fratelli d’Italia Vittorio Feltri ha conquistato 49 voti, 23 voti a Stefano Rodotà, 25 voti a Emma Bonino, 14 voti a Gabriele Albertini.