Quasi 120 milioni di persone in Europa sono minacciate dalla povertà
Quasi 120 milioni di persone, per la precisione sono 119.6, a rischio povertà o esclusione sociale in Europa. Sono questi i numeri che emergono da una stima di Eurostat e che fanno riferimento allo scorso anno, il 2011. 20 milioni di persone minacciate dalla povertà che equivalgono a circa un quarto della popolazione dei 27 Stati membri (il 24.2%), numeri che inoltre rivelano gli effetti della crisi economica con un balzo in avanti rispetto agli anni precedenti, quando nel 2008 e nel 2009 la percentuale era del 23.4% e del 23.5%. L’Istituto europeo di statistica spiega che queste persone si sono confrontate con delle privazioni importanti dovute a un reddito inferiore alla soglia di rischio nazionale, alla difficoltà di pagare le bollette e l’affitto, di comprare carne per mangiare proteine, alla vita in famiglie con intensità lavorativa molto bassa.
Le differenze tra i vari Paesi, manca il dato dell’Italia – La “situazione” dell’Italia non viene comunicata negli ultimi dati dell’Eurostat, ma lo stesso istituto ricorda che nel 2010 la povertà nel nostro Paese minacciava il 24.5% della popolazione (nel 2008, invece, il 25.3%). Per quanto riguarda questi ultimi dati del 2011, invece, i più colpiti risultano essere i bulgari dove quasi la metà della popolazione sono vicini alla povertà, dopo di loro ci sono i romeni e i lettoni (40%), poi ancora i lituani (33%). Arriva al 32.7% il dato relativo alla Croazia dove sono circa 1.4 milioni i cittadini in difficoltà. A quota 31% ci sono poi i greci dove rischiano 3.4 milioni di persone (nel 2008 la percentuale era del 28.1). 27% per la Spagna (anche qui la percentuale è in aumento rispetto al 2008) con 12.4 milioni di persone vicine all’indigenza. Ci sono poi i portoghesi al 24.4% e i francesi al 19.3%: in Francia, in particolare, viene stimato un dato inferiore alla media Ue con 11.8 milioni di cittadini sull’orlo della povertà.