Quando il Governatore Lombardo nomina anche la gente in carcere
L’ultima storia che arriva dalla Sicilia, dalla Regione che in più casi si è distinta per i suoi sprechi quanto per il suo numero da record (tutt’altro che invidiabile) di dipendenti, ha dei tratti più che paradossali. È la storia del Governatore Lombardo, del commercialista Eugenio Trafficante, di una nomina in una società pubblica e di una accusa per stalking. Ma andiamo per ordine: il tale Trafficante era candidato alla Presidenza di Sicilia e-servizi, una delle società più ricche della Regione, che in passato si è anche distinta per appalti milionari e assunzioni spesso politico-clientelari. Martedì scorso si è riunita l’assemblea dei soci e il Governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, aveva optato proprio per il commercialista di Burgio (Agrigento) per il ruolo necessario alla società.
Ma il Governatore non sapeva di aver scelto un detenuto – Ma a Lombardo sfuggiva una notizia: Eugenio Trafficante avrebbe solo potuto ringraziare il Governatore per la nomina ma non avrebbe potuto accettarla perché attualmente non è a casa sua ma in carcere. Qualche giorno prima dell’assemblea dei soci, infatti, il commercialista era stato rinchiuso nel carcere di Sciacca con l’accusa di stalking. È stato colpito da un provvedimento cautelare nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Roma: praticamente l’uomo era da tempo destinatario di una misura interdittiva che gli vietava di avvicinarsi ad una donna. L’ha violata e per questa ragione è stato arrestato dai carabinieri e condotto in carcere.
“Qualcuno avrebbe dovuto dare la notizia, ora approfondiremo la questione” – Il Governatore Lombardo però, come anche gli altri esponenti di Sicilia e-servizi, non ne sapevano nulla. In particolare è stato il liquidatore della società, Antonio Vitale, a commentare lo strano fatto: lui non era a conoscenza dell’arresto del commercialista e – secondo quanto ha riferito – la cinquina con i nomi dei nuovi sindaci della società era stata depositata sette giorni prima dell’assemblea dei soci quindi, evidentemente, al momento dell’indicazione, Trafficante non era ancora stato arrestato. In ogni caso, ha assicurato Vitale, qualcuno avrebbe dovuto darci la notizia per cui saranno fatti gli “approfondimenti dovuti”. Ed ecco spiegato l’ultimo capitolo del libro delle nomine di Raffaele Lombardo.