Immaginate di essere il deus ex machina del più grande partito italiano per rappresentanza parlamentare. Immaginate di esserlo nel momento più difficile degli ultimi 30 anni del vostro Paese e per giunta nella più grave crisi economica dell'intera Europa. Nel momento in cui la cabina di regia europea sta cercando di scongiurare il crollo a catena dei sistemi economico -finanziari di Grecia, Spagna e appunto Italia. Nel momento in cui la disoccupazione tocca il massimo storico, i consumi il minimo e proprio all'indomani di una per tanti versi "drammatica" consultazione elettorale nella vicina Grecia. Ecco, in simili condizioni, cosa fareste per dare il vostro contributo? Considerazioni e proposte nel merito della questione? Una critica seria e ponderata alle modalità di azione delle istituzioni europee? Un appello alla responsabilità di cittadini e parlamentari?
Usciamo dall'euro, si può fare, anzi no – Sbagliato, perché se siete il nume tutelare del principale partito che sostiene il Governo Monti, avete sempre a disposizione l'opzione più surreale ed assurda. E' la classica tecnica della "confusione organizzata", della "smentita a comando", della "sciocchezza ad orologeria" (e siamo stati teneri…). Stavolta il Silvio nazionale rispolvera il vecchio tema dell'abbandono dell'euro e del ritorno alla cara vecchia lira, un classico dei suoi giorni peggiori ed un argomento facile facile per provare (invano, se lo lasci dire) a recuperare consenso elettorale. Ovviamente il grande comunicatore parla e subito, come da copione, arrivano i rinforzi sotto forma di commenti, endorsement, suggerimenti ed aggiunte. Il capolavoro ovviamente lo fanno quelli di Libero che ipotizzano addirittura un conclave di esperti e tecnici per smentire Monti, l'Unione Europea, la Banca Centrale e magari anche la teoria gravitazionale:
Ovviamente poi arriva la smentita classica del Cavaliere e quelli di Libero sono costretti anche ad aggiungere link e a cambiare nuovamente linea. Stavolta Berlusconi parla al Wall Street Journal, anzi, a dire il vero ne aveva già parlato il giorno prima. Insomma un incredibile caso di smentita preventiva, ammirevole, non c'è che dire (ecco cosa riporta il sito ufficiale del Pdl):
"Era una provocazione. Chiaramente l’uscita dall’Euro di singoli Paesi, o peggio lo sfaldamento dell’Eurozona in quanto tale, sono prospettive che fino a poco tempo fa sembravano impensabili, mentre oggi sono possibili. Perché questo scenario di disgregazione torni a essere impensabile occorre una sterzata in direzione opposta: l’unione politica". Lo afferma Silvio Berlusconi in un’intervista del 18 giugno al Wall Street Journal, in merito all’ipotesi di uscita dell’Italia dall’euro. "Io credo che dalla crisi si possa e, anzi, si debba uscire con più Europa e non con meno Europa. Inoltre, sappiamo con certezza quello che non vogliamo: un altro direttorio, il governo europeo nelle mani di pochi."
Ora, nel dubbio e senza mancare di sottolineare l'ennesimo tentativo di sparigliare le carte per altri e più concreti obiettivi (primarie, equilibri di Governo e rapporti di forza, senza dimenticare la richiesta di condanna a 3 anni e 8 mesi nel processo Mediaset), sarebbe davvero ora che qualcuno mettesse un freno alle "pazze idee" del Cavaliere o almeno all'entusiasmo "a prescindere" dei fedelissimi…