Putin arriva a Roma: oggi l’incontro con Papa Francesco
L'uomo più potente del mondo – secondo la rivista Forbes – sta per arrivare in Italia: Vladimir Putin, presidente russo, è atteso per oggi pomeriggio nella capitale, insieme a undici suoi ministri, per sottoscrivere 7 accordi istituzionali e supervisionare 20 trattati commerciali. Ma l'arrivo del capo di stato è atteso con impazienza anche dalle parti del Vaticano: per la quarta volta Putin incontrerà un Pontefice. La prima, nel 2000, toccò a Giovanni Paolo II, che ripetette l'incontro nel 2003. Poi venne la volta di Benedetto XVI nel 2007 e infine, oggi pomeriggio, Papa Francesco, con il quale il presidente russo ha trovato grandissima sintonia nei mesi scorsi. Entrambi, infatti, si sono opposti all'intervento militare in Siria, a favore di un'iniziativa diplomatica che, dopo un braccio di ferro durato settimane, ha avuto la meglio sull'interventismo statunitense. Assad, come richiesto dal Cremlino, ha consegnato il suo arsenale di armi chimiche, che verrà distrutto nei prossimi mesi. Il ruolo di Papa Francesco nella soluzione della questione siriana è stato fondamentale.
Nelle settimane scorse, intanto, si è parlato più volte di un riavvicinamento tra Chiesa Cattolica e Ortodossa e di un viaggio di Papa Francesco in Russia, dove dovrebbe incontrare il patriarca ortososso Kirill. A rivelarlo fu il metropolita Hilarion Alfeyev -presidente del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca – che spiegò: "In questo momento non stiamo ancora parlando di una visita in Russia del Pontefice, ma della possibilità di un incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie in un Paese neutro". Un incontro – venne specificato successivamente – propedeutico a un viaggio del Santo Padre in Russia, dove Putin viene visto come il "protettore dei cristiani" (a discapito delle associazioni per la promozione dei diritti civili).
Ma al di là delle sintonie in Vaticano la visita di Putin avrà importanti conseguenze di tipo economico. L'Italia, infatti, è il secondo partner economico della Russia in Europa, alle spalle solo della Germania. Il settore di maggior interesse è quello energetico, ma molte imprese italiane stanno cercando di trovare uno sbocco in diversi ambiti, compresi meccanica, produzione di cibo e aeronautica. Domani Letta incontrerà Putin a Trieste e non è un caso che in prima fila ci saranno società come Unicredit, Eni, Enel, Poste italiane e Mediobanca, Fincantieri e Cremonini. Contemporaneamente all'appuntamento strettamente diplomatico infatti si svolgerà un forum che vedrà protagonisti imprenditori e amministratori delegati dei due paesi, che si confronteranno con l'obiettivo di trovare importanti accordi commerciali.