Procuratore di Brindisi: volontà stragista, possibile gesto isolato
Il Procuratore della Repubblica a Brindisi, Marco Dinapoli, conferma l'abbandono dell'ipotesi mafiosa per l'attentato di ieri alla Scuola Morvillo Falcone dove ha perso la vita una ragazza e altre sette sono rimaste ferite. Nessuno per il momento è iscritto nel registro degli indagati, ma è probabile che il fatto sia riconducibile al gesto di uno sconsiderato. L'unica cosa certa, secondo il procuratore, è la volontà stragista dell'attentato visto che non è stato casuale la scelta di colpire studenti davanti ad una scuola. Il procuratore ha confermato anche la presenza del video delle telecamere di sicurezza, che hanno ripreso nella mattinata di ieri un uomo che armeggia sul cassonetto esploso. Nel video catturato dalle telecamere in strada si vede l'attentatore che preme il tasto del telecomando azionando così la bomba che ha ucciso Melissa Bassi. "Immagini terribili", ha detto il procuratore, Marco Dinapoli, che servono per preparare un identikit dell'uomo. Il cassonetto, come ha rivelato il Procuratore in conferenza stampa, non è quello solito, ma un cassonetto trasportabile messo li probabilmente poco tempo prima dell'arrivo delle ragazze e forse acquistato appositamente.
La persona che ha preparato l'ordigno esplosivo è senza dubbio un esperto di elettronica e secondo gli inquirenti avrebbe preparato un congegno pronto a scoppiare al primo passaggio di una persona, anche se nessuna conferma è stata data sui due interrogati tra cui un ex militare. Probabilmente il congegno è stato preparato in precedenza e trasportato sul luogo a ridosso dell'esplosione quindi non è escluso che dietro ci possano essere altri soggetti che abbiano preparato il tutto. L'identità dell'uomo ripreso è ancora sconosciuta ma la polizia sta preparando un identikit in base ai fotogrammi del video. L'ipotesi di reato per il momento è quella di strage per cui la competenza resta alla procura ordinaria anche se si sta lavorando in stretta sintonia con la Direzione distrettuale antimafia. Nessuna ipotesi concreta invece sul movente dell'attentato, anche se si parla di tentativo di innalzare la tensione e lo scontro sociale nel Paese.