Proclamato uno sciopero di 3 ore per lunedì 12: Cgil Cisl e Uil rispondono così alla manovra
Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero di 3 ore per lunedì 12 dicembre. Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno quindi trovato l'accordo per protestare in maniera congiunta contro la manovra lacrime e sangue varata dal governo Monti. Lo sciopero di lunedì non coinvolgerà i lavoratori dei servizi essenziali, dei trasporti e i dipendenti pubblici che, in base a quanto si è appreso, potrebbero incrociare le braccia venerdì 16. Previsti anche presidi fissi davanti ai due rami del Parlamento e alle prefettura fino a che l'iter legislativo del cosiddetto "decreto salva Italia" non si sarà concluso. Per Cgil, Cisl e Uil i tasti dolenti della manovra restano la mancata indicizzazione delle pensioni e l'aumento dell'Iva, anche se anche misure come la reintroduzione dell'Ici e l'aumento della benzina non sono certo salutate con favore.
Le sigle sindacali hanno fatto sapere in una nota congiunta di essere profondamente preoccupate per gli effetti che il provvedimento avrà sui pensionati e sui lavoratori. Nella nota si legge che verranno presentati "emendamenti comuni nel corso dell'audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato"; si chiede poi ai partiti di intervenire nell'iter legislativo del provvedimento proponendo emendamenti che cerchino di rendere il testo più equo. Già, perché la "manovra così com'è" a Cgil, Cisl e Uil non piace davvero e a buttare giù la pillola amara le tre sigle proprio non ci pensano. Anche per questo motivo hanno chiesto al Presidente del Consiglio un ulteriore incontro per discutere delle eventuali modifiche al provvedimento.
Da segnalare che, almeno inizialmente, i 3 sindacati non avevano deciso per uno sciopero congiunto: la Cisl e la Uil avevano infatti proclamato per lunedì uno sciopero di 2 ore senza consultare la Cgil, Cgil che dal canto suo aveva rincarato la dose, proclamando a suo volta uno sciopero di 4 ore. Poi l'accordo e il superamento dei vecchi rancori.
Bonanni: "Se non si trova la soluzione, sciopereremo ancora"
"La situazione è quella che è. La manovra è pesante e iniqua, in particolare su alcuni temi come le pensioni. Con Cgil e Uil ci siamo ritrovati in un giudizio comune per fermare questa ingiustizia" ha dichiarato Raffaele Bonanni a margine dell'incontro di questa mattina. Il segretario generale della Cisl ha sottolineato l'importanza di emendare il cosiddetto "decreto salva Italia" e ha annunciato una nuova mobilitazione nel caso non venga trovata una soluzione condivisa:
Se il governo non riaprirà la trattativa con i sindacati sulla manovra, e in particolare sulle misure che penalizzano lavoratori e pensionati, è possibile che entro dicembre possa essere proclamato un altro sciopero, ma questa volta di otto ore. Ora protesteremo in tutta Italia. Poi vedremo il da farsi in rapporto all'atteggiamento del Governo. Noi continueremo a chiedere di aprire la discussione con il sindacato.