Processo Yara, nuovo scontro in aula. Furgone Bossetti al centro dell’udienza
La tensione al processo in corso a Bergamo per l’omicidio di Yara Gambirasio resta altissima. Dopo che la scorsa settimana la presidente della Corte d’appello Antonella Bertoja era stata costretta a sospendere l’udienza in seguito a una rissa verbale tra le parti, questa mattina aveva esordito affermando che non sarebbero stati tollerati “comportamenti oltraggiosi nei confronti della Corte e pregiudizievoli per i lavori”. Ciononostante la presidente ha fatto identificare ed espellere una donna per aver parlato durante l'udienza e, poco dopo, ha sospeso la seduta per venti minuti in seguito all'ennesimo battibecco tra la pm Letizia Ruggeri e gli avvocati della difesa di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello unico indagato per l’omicidio di Yara.
Il furgone ripreso dalle telecamere al centro dell’udienza – In udienza oggi è tornato il consulente della difesa di Bossetti, Ezio Denti, che si è occupato delle registrazioni video dei furgoni di passaggio simili a quello dell’imputato nei pressi del luogo della sparizione di Yara. La pm Ruggeri ha contestato al consulente della difesa di aver appreso della procedura di estrapolazione delle immagini delle telecamere da una rivista dei carabinieri e non da “un protocollo” ufficiale, come asserito nell'ultima udienza. Ruggeri ha anche contestato le “anomalie” segnalate dal consulente riguardo il “frame rate” dei filmati di una delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso il furgone in circolazione nelle ore in cui è sparita Yara Gambirasio da Brembate Sopra. Il confronto si è poi acceso attorno alla macchia di ruggine sull'autocarro: per l'accusa individuerebbe il furgone di Bossetti, mentre per il consulente della difesa non è possibile stabilirlo.
Corte deciderà su richiesta difesa di perizia super partes – La Corte d'Assise di Bergamo si è riservata di decidere sulla richiesta di perizia in contraddittorio riguardo l'esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza fatta dagli avvocati di Bossetti. La decisione è stata presa perché le conclusioni delle perizie dell'accusa e della difesa “divergono”. La Corte, su richiesta delle parti, “ritenuto che rimane la divergenza di opinioni tra consulenti di parte su aspetti tecnici della questione, ha detto la presidente Bertoja, si riserva di decidere sul conferimento” di perizia.