Processo Sarah Scazzi: Sabrina Misseri si dichiara innocente
Dopo l'avvio dell'udienza preliminare del processo Scazzi lo scorso venerdì, oggi è stata una giornata importante per tutti coloro che seguono la vicenda del delitto della giovane Sarah Scazzi di cui restano attualmente imputate Cosima Serrano e Sabrina Misseri per occultamento di cadavere. La scorsa settimana la Corte di Cassazione aveva dichiarato gli indizi al carico delle due donne per il reato di omicidio come "irrisori" e a settembre Michele Misseri era stato prosciolto a sua volta dalle accuse di omicidio. Oggi due importanti novità per il caso Scazzi: Sabrina Misseri ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee e il padre Michele Misseri ha consegnato ai giudici un suo memoriale in cui racconta l'ennesima propria verità.
Fino agli inizi di settembre il quadro del delitto Scazzi sembrava essere risolto: lo zio-mostro Michele Misseri era stato scagionato dal reato di omicidio per il quale erano accusate Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Il quadro è stato totalmente sconvolto: le due donne adesso sono solo accusate di soppressione del cadavere visto che non ci sono indizi di colpevolezza a loro carico per l'omicidio della giovane Sarah. Complicata è la posizione della cugina della giovane Sarah Scazzi: la Corte di Cassazione ha smantellato l'alibi di Sabrina Misseri che oggi è tornata a parlare, dichiarandosi innocente.
Sabrina Misseri: sono innocente e mio padre è un vigliacco
Durante l'intervista a Domenica Cinque, Misseri ha ripercorso per l'ennesima volta i fatti di quella tragica giornata in cui perse la vita Sarah Scazzi:
Da tempo non stavo bene con la mia famiglia, con mia moglie, ma non riuscivo mai a sfogarmi. Quel maledetto giorno avevo preso in prestito un attrezzo e volevo andare a lavorare nei campi. Poi ero nervoso, il trattore si era rotto, ero in garage, ed è scesa la ragazza (Sarah, ndr). Non la nominerò più, perché la famiglia Scazzi mi ha chiesto di non farlo.
Lei scese nel garage tra le 14:20 e le 14:30 e mi chiese perché urlavo e bestemmiavo; le ho detto di andarsene, lei è rimasta e l'ho presa di spalle: all'improvviso ho sentito un calore alla testa e non ho capito più nulla; lei mi ha tirato un calcio, io ho trovato una corda e l'ho uccisa.
E' un giallo senza fine il delitto Scazzi, che forse potrà risolversi a fine novembre. Il 28 novembre infatti il gup dovrà decidere se confermare la detenzione di Sabrina Misseri e Cosina Serrano, visto che scadranno i termini di carcerazione preventiva. E il 5 novembre prossimo arriveranno i risultati del perito scientifico che confermeranno o smentiranno se le macchie presenti nell'auto di Cosima Serrano corrispondano o meno al sangue di Sarah Scazzi.