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Processo Ruby: Le olgettine ancora nel libro paga di Berlusconi

Elisa Toti, una delle ragazze che allietavano le cene dell’ex premier ad Arcore, ha testimoniato nel processo in corso a Milano, elencando i “regali” ricevuti tutt’oggi dal Cav. In aula, per la prima volta da quando è iniziato il processo, c’è anche Emilio Fede: “non ho nemmeno i soldi per comprarmi le medicine”.
A cura di Biagio Chiariello
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olgettina

Un'automobile, la garanzia per l'acquisto di una casa e bonifici da 2.500 euro al mese. Soldi che le vengono corrisposti tutt'oggi da Silvio Berlusconi. E' una lista di "regali" che Elisa Toti ha elencato nel corso dell'udienza del processo Ruby a carico di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora (imputati per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile). Conduttrice tv, la Toti è una delle Olgettina Girls, cioè una delle ragazze che allietavano le feste organizzate dal Cavaliere ad Arcore: «Berlusconi mi ha regalato una Mini» e «ha prestato una garanzia per l'acquisto di un immobile e mi sta aiutando anche a pagare la fidejussione di quella casa» dice la testimone. E ancora «da lui ricevo 2.500 euro al mese. Come mi aiutava prima, mi aiuta anche adesso con dei bonifici». La Toti poi, alla precisa domanda del pm Antonio Sangermano, ha negato seccamente di aver mai avuto rapporti sessuali con l'ex premier: «Non sono una prostituta». La ragazza non ricorda se la Minetti, Fede e Mora portarono ragazze nelle residenze del Cav, ma ha memoria dell'incontro con Ruby: «Eravamo a cena ad Arcore, l'ho guardata perché era una ragazza nuova, ma non mi è stata presentata e non le ho parlato».

6.500 euro scesi dal cielo per Aris Espinoza – Più sfuggente è stata invece un'altra olgettina girls. Aris Espinoza, anch'essa tra le ospiti alle cene a Villa Gernetto, ha affermato di «non ricordare bene» la cifra regalatagli dal premier dopo una serata ad Arcore, in riferimento ad una precedente intercettazione tra la giovane e il suo fidanzato. L'uomo accennava ad una somma precisa: 6,500 euro. «E' questa la cifra che ha preso da Berlusconi?», è la domanda posta dal pm Sangermano. Ma la Espinoza prova a glissare. Così il presidente del collegio, Annamaria Gatto, le ricorda che la «reticenza di un testimone è equiparata alla falsità». E il pm incalza: «Quei 6.500 euro le sono allora piovuti dal cielo?». «Può darsi» E' la risposta della ragazza. E poi prova a rimediare «Può essere che in quella telefonata mi sia inventata qualcosa, non ricordo. Potrei aver millantato di aver ricevuto 6.500 euro per giustificare il fatto che non uscivo con il mio fidanzato». Anche la Espinoza ha affermato di non aver mai fatto sesso con Berlusconi, né di aver mai assistito a scena ad alto contenuto erotico.

In tribunale c'è anche Emilio Fede – Per la prima volta da quando è cominciato il processo a suo carico, è apparso in tribunale anche Emilio Fede. «Sono qui come cronista per vedere che succede» precisa ai giornalisti. E a chi gli chiede cosa si aspetta da questo processo, l'ex direttore del Tg4 ha risposto con un sorriso: «La sentenza», pur precisando che non rilascerà dichiarazioni. Non sono mancate le richieste di chiarimenti da parte dei giornalisti su alcune affermazioni rilasciate nei giorni scorsi riguardo a sue presunte difficoltà economiche. E Fede ha risposto: «Ho la tosse e la bronchite e non ho nemmeno i soldi per comprarmi caramelle e medicine».

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