Processo Pistorius, sì della Corte a richiesta di appello: fu omicidio volontario
Per i giudici non è stato omicidio colposo. È arrivata la decisione del tribunale di Bloemfontein (Sudafrica) relativa al caso di Oscar Pistorius, l’ex atleta paralimpico che la notte tra il 13 e il 14 febbraio del 2013 ha ucciso nella sua villa di Pretoria la fidanzata Reeva Steenkamp. I giudici – scrive la Bbc – hanno ribaltato il primo verdetto accogliendo la richiesta di appello voluta dal pubblico ministero per giudicare Pistorius, già condannato per omicidio colposo, colpevole di omicidio volontario. Il giudice della corte di Bloemfontein ha stabilito che nella sentenza c'è stato un errore fondamentale nell'applicazione del principio di dolus eventualis nonché nella valutazione delle perizie balistiche, che sarebbero state "apparentemente ignorate dal giudice". Pistorius avrebbe dovuto prevedere l'impatto che avrebbero avuto i proiettili sparati a distanza ravvicinata contro la porta del bagno, dove si trovava la donna. La Corte ha dovuto pronunciarsi visto che l'accusa, nei panni del procuratore Gerrie Nel, ha presentato ricorso contro la prima sentenza a carico di Pistorius, sostenendo che la giudice Thokozile Masipa abbia sbagliato a ritenere l’ex atleta paralimpico responsabile di omicidio colposo e non di omicidio volontario.
La precedente condanna nel 2014 per omicidio colposo – Oscar Pistorius era stato condannato a cinque anni di carcere il 21 ottobre del 2014 per omicidio colposo per avere ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp sparandole attraverso la porta del bagno di casa sua nella notte di San Valentino di due anni fa. La giudice, nell'emettere la sentenza a carico di Pistorius, aveva sposato la versione dei fatti della difesa dell’imputato secondo cui l’ex atleta avrebbe sparato perché pensava che si trattasse di un ladro e non per colpire e uccidere la sua compagna Reeva. L'accusa aveva da subito bollato la sentenza per omicidio colposo come “miete” e aveva chiesto e ottenuto la revisione del primo processo.
Pistorius è ai domiciliari a casa dello zio – Intanto lo scorso ottobre l'ex campione paraolimpico è uscito dal carcere dopo un anno di reclusione. Attualmente "Blade Runner" si trova agli arresti domiciliari a casa dello zio. Per la nuova accusa la pena minima prevista è di 15 anni.