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Processo Mills

Processo Mills: i giudici tagliano una decina di testimoni

Corsa contro la prescrizione per i magistrati milanesi. Niccolò Ghedini: “La presenza della difesa è ormai inutile in questo processo”. E Berlusconi tace.
A cura di Alfonso Biondi
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Nuova udienza del processo Mills
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Ormai è una corsa contro il tempo. Sul processo Mills- procedimento che vede imputato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari- aleggia minacciosamente il fantasma della prescrizione e, se entro febbraio 2012 non verrà emessa la sentenza di primo grado, tutto il lavoro dei pubblici ministeri potrebbe finire nel nulla. Questa mattina il pm De Pasquale aveva lanciato un appello affinché il procedimento fosse portato a termine:  "Se c'è possibilità che questo processo arrivi a conclusione – aveva affermato De Pasquale- è necessario fissare al più presto le rogatorie e concentrarle in tre giorni". I giudici hanno quindi deciso di rinunciare alle testimonianze di una decina di testimoni che avrebbero dovuto deporre per rogatoria. Obiettivo: guadagnare tempo prezioso.

Il 24 ottobre dovrebbe essere ascoltato l'avvocato inglese David Mills in qualità di ultimo testimone; il 28 ottobre, invece, a parlare sarà nuovamente Silvio Berlusconi. Insomma, giungere a una sentenza prima che la prescrizione faccia saltare il processo sembra difficile, ma, a questo punto, non impossibile. E lo hanno capito anche gli avvocati del premier, infuriati per la condotta dei magistrati. "La presenza della difesa è ormai inutile in questo processo" ha sbottato in aula Niccolò Ghedini.

E da Berlusconi, oggi presente in aula, ancora nessuna dichiarazione. Prima di entrare a Palazzo di Giustizia, però, il Cavaliere aveva così risposto ai cronisti che gli chiedevano come si sentisse: "Come sto? Io sto bene. Voi invece avete delle brutte facce". Il premier è rimasto in aula un paio d'ore circa, trascorse le quali si è infilato in macchina salutando i giornalisti e dicendo "auguri".

Per la cronaca, nell'udienza di oggi è stata interrogata in videoconferenza  Berna Maria De Fusco, amministratrice del trust Struie, un fondo sul quale sarebbero transitati i 600mila dollari che, secondo la ricostruzione dell'accusa, l'imputato Berlusconi avrebbe versato a David Mills in cambio di testimonianze reticenti in processi a suo carico.

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