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Processo Mills, Berlusconi prosciolto per prescrizione

I magistrati di Milano hanno emesso il loro verdetto: il Cavaliere è stato prosciolto per prescrizione. Il processo è durato 5 anni.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Cavalier Berlusconi

Silvio Berlusconi è stato prosciolto per pescrizione. E’ stata questa la decisione dei magistrati milanesi nell’ambito del cosiddetto processo Mills, procedimento giudiziario che vedeva il Cavaliere imputato per corruzione in atti giudiziari. L'ex Presidente del Consiglio non era presente in aula al momento della lettura della sentenza.

Le richieste di difesa e accusa- Il pubblico ministero Fabio De Pasquale aveva chiesto per l’imputato la condanna a 5 anni di reclusione. Gli avvocati difensori del Cavaliere, Niccolò Ghedini e Piero Longo, avevano invece invocato l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”. “Non ci sono prove, agite senza timore”- avevano detto Ghedini e Longo ai magistrati milanesi prima che questi si riunissero in Camera di Consiglio.

La memoria difensiva del Cavaliere e la nota di ieri- “L'attuale capo di imputazione costituisce un radicale e profondo rimaneggiamento costruito ad arte dal pubblico ministero” aveva scritto Berlusconi nella sua memoria difensiva, sottolineando ‘impossibilità di approdare a una sentenza giusta “se un tribunale non vuole ascoltare i testimoni della difesa e ammette solo quelli dell'accusa. Nella giornata di ieri il Cavaliere aveva anche diffuso una nota nella quale puntava il dito contro l’accanimento giudiziario nei suoi confronti, lamentando di avere “il record universale di procedimenti e udienze” a carico: “in totale- aveva scritto l'ex Presidente del Consiglio- più di cento procedimenti, più di novecento magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 588 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2600 udienze in quattordici anni, più di 400 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti”. Per quanto riguarda il processo Mills, il Cavaliere aveva parlato del legale inglese come di uno dei tantissimi avvocati di cui all’estero si era servito occasionalmente il gruppo Fininvest, precisando di non ricordare di averlo incontrato personalmente. L’ex Presidente del Consiglio aveva poi parlato della ricostruzione della vicenda fatta dal pubblico ministero De Pasquale come di una “tesi risibile”.

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