Caso Annibali, Cassazione conferma la condanna a 20 anni per Luca Varani
Update 22:30 – "Voglio dare un messaggio di speranza: la mia è una storia di speranza per tutti. Questa parte processuale è finalmente finita. Era un peso rimasto sospeso", ha commentato Lucia Annibali dopo la lettura della sentenza. Oggi, ha aggiunto, "è una giornata di svolta, dal passato al futuro, dopo tre anni trascorsi in sospeso. Ora vorrei reinserirmi nella società come una donna normale".
Update 22:00 – I giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione, presieduti da Maria Cristina Siotto, hanno confermato la condanna a vent'anni di reclusione per l'ex fidanzato di Lucia Annibali, Luca Varani. La sentenza di Appello è stata riconosciuta per tutti i capi di imputazione: tentato omicidio, lesioni gravissime e stalking. Respinti, dunque, i ricorsi e confermate le condanne inflitte in secondo grado nei confronti di Varani e anche di, Altistin Precetaj e Rubin Talaban, due albanesi che l'uomo aveva assoldato per sfregiare con l'acido nel 2013 l'avvocatessa di Urbino.
“Mi aspetto che vada tutto per il meglio come è stato fino ad adesso. Mi auguro che la fase processuale si concluda oggi, poi penserò al mio futuro. Speriamo che sia la fine”: con queste parole Lucia Annibali, l'avvocatessa di Urbino sfregiata con l'acido nel 2013, si è presentata oggi in Cassazione, dove si celebra l’udienza del processo a Luca Varani, il suo ex compagno condannato in appello per tentato omicidio. Insieme a Varani, avvocato come la vittima, sono stati condannati per l’aggressione a Lucia Annibali altri due uomini, due sicari albanesi che l’ex della donna avrebbe assoldato per farla sfregiare
Avvocato Varani: “Sappiamo che quello che è successo è grave”
I giudici della Suprema Corte sono dunque chiamati a esaminare i ricorsi presentati contro la sentenza con cui la Corte d'appello di Ancona, il 23 gennaio del 2015, ha inflitto a Varani venti anni di reclusione, e ha appunto condannato a dodici anni gli altri due uomini, Altistn Precetaj e Rubin Talaban. Varani non è presente in tribunale. Ad accogliere Lucia Annibali, invece, alcune signore dell'Unione donne in Italia che hanno manifestato solidarietà all’avvocatessa sfregiata con l’acido: alcune avevano una spilla appuntata sul petto con scritto “Io sto con Lucia” mentre altre hanno esposto cartelli “Stop femminicidio”. “Non nascondiamo la polvere sotto al tappeto – ha commentato entrando in Cassazione l’avvocato Roberto Brunelli, che difende Luca Varani -. Sappiamo che quello che è successo è grave. Ma Varani vuole pagare per quello che ha fatto non per quello che gli viene attribuito”.
Pg Cassazione chiede conferma delle condanne
Il procuratore generale della Cassazione Paolo Canevelli ha chiesto che vengano respinti “tutti i ricorsi” che riguardano il processo di Lucia Annibali. In particolare, il procuratore ha chiesto di respingere il ricorso presentato dai difensori di Luca Varani, Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, e anche quello presentato dalla procura presso la corte di appello di Ancona che chiedeva l'inammissibilità degli appelli. Il procuratore generale della Cassazione ha ritenuto “infondata” la richiesta di annullamento del reato di tentato omicidio e della necessità di una perizia tecnica, avanzata dai legali dell’ex di Lucia, e anche “ogni richiesta che attiene alla durata della pena” che gli è stata inflitta. Il verdetto di piazza Cavour è atteso in serata.
Il coraggio di Lucia Annibali
Lo scorso febbraio si è parlato molto della storia di Lucia Annibali e del suo aggressore Luca Varani quando in televisione, al programma “Storie maledette” di Franca Leosini, ha parlato per la prima volta proprio l’uomo. L’intervista a Varani ha fatto molto discutere soprattutto perché non era ancora arrivato il giudizio della Cassazione. Lucia Annibali, da parte sua, ha fatto sapere di aver scelto di non vedere l’intervista della Leosini a Varani. L’avvocatessa di Pesaro in questi anni ha dimostrato di non arrendersi mai e lo scorso ottobre, dopo l’ennesimo intervento, ha anche pubblicato una foto del suo volto con un messaggio: “Per non dimenticare mai quanto male può fare il male”.
