Procedura d’infrazione Ue, Tria rassicura: “Reddito di cittadinanza e quota 100 non si toccano”
Nonostante la proposta della Commissione europea di avviare una procedura d’infrazione contro l’Italia, con tanto di critiche mosse sulla quota 100, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, assicura che le due misure cardine della scorsa legge di Bilancio non si toccano. Reddito di cittadinanza e quota 100, secondo quanto afferma Tria al Tg1, non verranno ridimensionati o eliminati. Non bastano, quindi, le critiche dell’esecutivo europeo sulla quota 100, l’anticipo pensionistico per chi ha almeno 62 anni d’età e 38 di contributi versati. Entrambe le misure “non verranno toccate, sono leggi dello Stato, tutti coloro che hanno acquisito diritti vedranno questi soddisfatti questi diritti”, garantisce il ministro dell’Economia. Che rassicura, sempre restando su queste due misure: “Poiché ci eravamo posti in modo molto prudenziale in partenza, adesso stiamo vedendo che ci saranno dei risparmi in qualche modo sostanziali”.
Commentando la procedura d’infrazione che, secondo l’Ue è “giustificata”, Tria ripercorre la situazione: “La Commissione europea ha dichiarato che ci sono i presupposti per una possibile procedura. Adesso quello che avverrà è che si aprirà un dialogo costruttivo, come è sempre stato, tra l'Italia e la Commissione. Discuteremo nell'ambito del comitato economico e finanziario e lì illustreremo le nostre ragioni per aprire un dialogo costruttivo che consisterà nello spiegare ancora meglio quali sono le nostre posizioni e soprattutto quali sono i nostri programmi”.
Tria risponde anche a una domanda sull’andamento dei mercati in seguito alle raccomandazioni mosse da Bruxelles. Secondo il ministro dell’Economia “lo spread è stato leggermente calante e certamente non è andato in direzione opposta” per un motivo: “I mercati hanno capito che la Commissione non ha aperto una procedura d'infrazione ma ha solo dichiarato che ci sono i presupposti per una possibile apertura di una procedura d'infrazione. Ma credo che abbiano capito ancora di più la volontà sia del governo sia della Commissione di procedere ad un dialogo costruttivo per approfondire il tema e trovare una soluzione”.