Prime nomine di Trump, Mike Pompeo alla Cia: “Smantellare l’accordo nucleare con l’Iran”
Dopo giorni di incontri faccia a faccia, discussioni e indiscrezioni, il neo Presidente Usa Donald Trump ha fatto trapelare le sue prime nomine nell'amministrazione statunitense. La prima investitura è arrivata per il repubblicano Mike Pompeo, membro della Camera dei rappresentanti, che sarà il prossimo direttore della Cia. Ad annunciarlo è stato lo staff del presidente Usa eletto. Un nome destinato a far discutere in ruolo chiave come l'intelligence statunitense anche perché Pompeo è noto per alcune posizioni molto radicali. Lo stesso deputato del Kansas, esponente dei Tea Party, infatti appena 24 ore prima di essere designato alla Cia aveva ribadito un suo cavallo di battaglia: lo smantellamento dell'accordo nucleare con l'Iran voluto da Obama.
"Non vedo l'ora di smantellare questo accordo disastroso con il più grande Stato sponsor del terrorismo del mondo" ha scritto infatti Mike Pompeo sul suo account twitter linkando un suo articolo sul settimanale neo-conservatore "The Weekly Standard", intitolato "Smantellare l'accordo con l'Iran? Facile". Pompeo è noto anche per essere un convinto oppositore dell'Obamacare, per la sua opposizione alla chiusura di Guantanamo e per essere stato tra i sostenitori del programma di sorveglianza dell'Nsa rivelato da Edward Snowden.
Il nome di Pompeo però non è l'unico uscito in queste ore. Donald Trump infatti ha offerto il ruolo di segretario alla Giustizia al senatore dell'Alabama Jeff Sessions, un altro repubblicano dalle idee radicali, fermo sostenitore della lotta all'immigrazione clandestina, all'aborto e alla parità per i gay, e favorevole al taglio della spesa pubblica. Per il ruolo molto delicato di consigliere per la sicurezza nazionale è stato indicato il generale in pensione Michael Flynn. Ex numero uno della Dia (Defence Intelligence Agency) prima di essere licenziato da Obama per la frase "la paura nei confronti dei musulmani è razionale", è considerato anche lui un altro personaggio controverso proprio per le sue posizioni anti islamiche. al momento il generale non avrebbe ancora accettato l'incarico anche se per cui non serve il via libera del Senato.