Primarie repubblicane USA: gli Stati in cui si vota nel Supertuesday
A 174 giorni dalla convention finale di agosto dove i Repubblicani sceglieranno definitivamente lo sfidante di Obama alle presidenziali di novembre, tutti i candidati alle primarie repubblicane si preparano all'appuntamento più atteso, il supermartedì. Al voto ben 10 dieci Stati con in palio 437 delegati che si riveleranno decisivi per la corsa alla Casa Bianca.
La sfida di domani potrebbe spegnere definitivamente i sogni di qualche candidato e spianare invece la strada ad altri. Mitt Romney, il favorito della vigilia e il più appoggiato dall'establishment repubblicano, dopo le ultime vittorie, resta in vantaggio come numero di delegati distanziando il rivale più prossimo Rick Santorum e lasciando ben più indietro Ron Paul e Newt Gingrich. La situazione, però, potrebbe ribaltarsi visto che il numero dei delegati da assegnare è superiore a quelli fin qui assegnati. Il grosso della competizione si gioca in due Stati, nelle primarie di Georgia e Ohio dove si assegneranno rispettivamente 76 e 66 delegati che, però, con il metodo proporzionale andranno spartiti tra i vari candidati. Se in Georgia il favorito sembra Gingrich, è in Ohio, sempre in bilico tra Democratici e Repubblicani nelle passate elezioni presidenziali e dove i sondaggi danno favorito Santorum, che sarà decisiva la scelta degli elettori repubblicani per capire come si schiererà la destra americana, se per il moderato Romney o per gli ultra conservatori suoi rivali.
Molte le sfide attese, si vota nel Massachusetts, lo Stato di Romney, dove sono in palio 42 delegati e dove l'ex Governatore dovrebbe imporsi senza problemi. Romney favorito alla vigilia anche nel Vermont, piccolo Stato dove sono in palio il minor numero di delegati di questa tornata 17, e nell'Idaho dove grande influenza hanno i Mormoni. Santorum sembra invece destinato alla vittoria nel freddo Alaska, dove i repubblicani del Tea Party sono la maggioranza, mentre in North Dakota la partita resta ancora tutta aperta. Infine si voterà anche in Oklahoma, Tennessee e Virginia con rispettivamente 43, 58 e 49 delegati da assegnare.