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Primarie Repubblicane, doppietta di Romney in Arizona e Michigan

Doppia vittoria dell’ex Governatore del Massachusetts nella corsa alla candidatura Repubblicana per le presidenziali Usa. Netto il divario con Rick Santorum in Arizona, mentre risicato è il successo in Michigan.
A cura di Antonio Palma
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Doppia vittoria dell'ex Governatore del Massachusetts nella corsa alla candidatura Repubblicana per le presidenziali Usa. Netto il divario con Rick Santorum in Arizona, mentre risicato è il successo in Michigan.

Mitt Romney si conferma il candidato da battere alle Primarie repubblicane per la corsa alla poltrona di Presidenete degli Stati uniti, l'ex Governatore del Massachusetts ha battuto il principale rivale Rick Santorum sia in Michigan che in Arizona. Vittoria netta in quest'ultimo Stato e più risicata in Michigan, ma come ha detto lo stesso Romney "l'importante è vincere".

Per Romney l'importante era vincere – L'appuntamento con gli elettori repubblicani del Michigan infatti era considerato una prova molto importante per la corsa alla candidatura, uno Stato dove il padre di Romney è stato Governatore e dove il giovane Mitt è nato e cresciuto. Romney si è imposto con poco più del 41% dei voti sul secondo piazzato  Rick Santorum che si è fermato al 38% delle preferenze, molto più indietro gli altri due sfidanti Ron Paul e Newt Gingrich. "Non abbiamo vinto alla grande, ma abbiamo vinto e questo è quello che conta" ha commentato a caldo il vincitore di questa tornata elettorale, soddisfatto per un risultato non scontato alla vigilia. Per Romney molto meglio è andata in Arizona dove ieri si è imposto con un sonoro 47% rispetto al 26% di Santorum, qui le previsioni erano più favorevoli per lui ed infatti il risultato finale è stato schiacciante.

Attesa per il voto del supermartedì  – Ora il candidato favorito alla vittoria nelle primarie repubblicane può contare su sei vittorie nelle undici tornate elettorali  disputate e soprattutto presentarsi al supervoto di martedì 6 marzo, dove sceglieranno il loro candidato ben dieci Stati, con una doppia vittoria che potrebbe influenzare a suo favore l'elettorato. I giochi sono ancora aperti visto che gli appuntamenti sono ancora tanti, ma Romney ormai sembra non voler neanche più considerare i suoi diretti rivali e non manca occasione, invece, per sfidare il rivale delle presidenziali Usa di novembre il Presidente Barack Obama. "La sua presidenza è un fallimento. Obama ci porta al declino. Non potremmo sopportare una sua rielezione" ha detto Romney rivolto ai suoi sostenitori radunati a Detroit per festeggiare la duplice vittoria. Santorum però non molla e ha assicurato battaglia, "un mese fa non sapevano neanche chi fossi, ma la gente del Michigan ha guardato nei cuori dei candidati" ha detto  il candidato ultraconservatore che non ha fatto mistero di rivolgersi anche all'elettorato democratico deluso e di puntare al voto dei "democratici Reganiani" negli Stati dove è consentito loro la partecipazione.

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