Primarie Pdl, Alfano: nessun indagato tra i candidati o non corro

Non ci dovrà essere nessun indagato tra i candidati alle primarie del Pdl, lo mette in chiaro il segretario del partito Angelino Alfano durante un'intervista al Tg2 durante la quale minaccia addirittura in caso contrario di non candidarsi. "Niente indagati a queste primarie se ci sono loro non ci sono io", ha assicurato Alfano annunciando una nuova fase all'interno del partito. "Berlusconi ha appena firmato la nomina del comitato dei garanti, a cui rivolgo un appello, niente indagati a queste primarie" ha detto il segretario del Pdl perché "si tratta di aprire una fase nuova e io non sono disponibile a gareggiare in un contesto che non è quello giusto". Alfano non ha fatto nomi ma l'attenzione ovviamente va all'imprenditore Alessandro Proto, autocandidatosi alle primarie del Pdl e indagato per aggiotaggio dalla procura di Milano.

Meloni: varrà anche per le politiche? – Lo stesso Proto si è sentito chiamato in causa e infatti a stretto giro ha risposto a muso duro. "Le primarie del Pdl sono una pagliacciata fatte esclusivamente perché partecipino Alfano piuttosto che la Meloni" ha detto l'imprenditore lamentando contro di lui un "fuoco amico" dopo l'annuncio della candidatura. Proto infatti si ritiene vittima di una "macchina del fango" e denuncia come "assolutamente false e infondate" le notizie sul fatto che è indagato a Milano. A rispondere ad Alfano però ci ha pensato anche un'altra candidata alle primarie Pdl, l'ex Ministro Giorgia Meloni che su twitter ha commentato "bene Alfano, non mi candido neanche io alle primarie se ci sono indagati in lista" ma poi ha chiosato "il criterio varrà anche per le politiche?".

@angealfa bene! non mi candido neanche io, alle primarie, se ci sono indagati in lista. Domanda: il criterio varrà anche per le politiche?

— Giorgia Meloni(@GiorgiaMeloni) Novembre 23, 2012