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Primarie Pd Roma, Ignazio Marino in netto vantaggio per gli Exit Poll

La Roma spostata a sinistra attende di capire chi sarà il proprio candidato al Campidoglio con la responsabilità di impedire il secondo mandato di Alemanno ed ostacolare l’ascesa del Movimento 5 stelle. Sei i candidati, dalle 20 i primi risultati.
A cura di Redazione
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Primarie del centrosinistra per il candidato Sindaco di Roma

Si sono svolte quest'oggi le primarie per il candidato sindaco del centrosinistra a Roma. Alle 14 circa l'affluenza annunciata ha consegnato risultati motivo di ottimismo a seconda di quanto annunciato dal partito: circa 47 mila ai gazebo. E' una tornata di primarie fondamentale, il centrosinistra è chiamato a trovare un candidato autorevole che conceda al partito di non perdere il treno per la possibilità di andare al Campidoglio ed impedire un un eventuale secondo mandato di Gianni Alemanno e, soprattutto allontanare la possibilità "funesta" che il risultato del MoVimento 5 Stelle sia rilevante.

Sono sei i candidati, di cui tra paiono i favoriti in partenza: Ignazio Marino, David Sassoli e Paolo Gentiloni, nettamente favoriti rispetto al socialista e più giovane del gruppo Mattia De Tommaso, e a due donne, Gemma Azuni di Sel e Patrizia Prestipino, vicina ai renziani. Negli scorsi giorni dibattiti dai toni concilianti e tutt'altro che agguerriti si sono tenuti in tv tra i contendenti. Per la verità,l'endorsement ufficiale del sindaco di Firenze, indiziato perché aspirante a dar vita a un'area personale nell'ambito del partito, è stato indirizzato al candidato rutelliano Paolo Gentiloni. Ma si sa come gli umori per primarie di questo tipo siano sempre state variabili, molto condizionati dai risultati stessi, che arriveranno a partire dalle ore 20.

Ore 00.00 – Ignazio Marino, nel suo discorso al comitato elettorale: "Una grandissima responsabilità: quella di andare tutti insieme per disegnare la strada che ci porterà al governo della capitale d'Italia – ha detto ricordando le sue tre promesse – Trasparenza, merito e decisioni strategiche prese insieme ai cittadini con referndum di indirizzo. Io ho già tentato di lanciare delle sfide al M5S ma non ho mai avuto risposta. Ora li sfido: io intendo prendere tutte le decisioni strategiche con referendum di indirizzo. M5S è d'accordo?".

Ore 23.22 – David Sassoli chiama Ignazio Marino per congratularsi, accertando oramai anche personalmente la vittoria del chirurgo: "Adesso dobbiamo vincere la battaglia per il Campidoglio".

Ore 23.17 – "daje Ignazio! Ora tutti insieme e uniti per sostenere Marino, che puo' davvero cambiare Roma in meglio". Questo il messaggio di Nicola Zingaretti, neo presidente della regione Lazio, rivolto proprio al candidato Marino. Anche il comitato che ha sostenuto il chirurgo ha già dato il via alle feste.

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Ore 23.09 – Si è giunti ad uno scrutinio che va oltre il 50% dei voti ed il dato conferma sostanzialmente quanto già detto dai dati precedenti, ovvero un vantaggio importante per Marino, che  questo punto non si può più non ritenere il candidato ufficiale Pd a sindaco di Roma: "Non sono ancora dati ufficiali ma questa percentuale non dovrebbe discostarsi dalla realtà", queste le dichiarazioni del comitato Italia Bene Comune. Ed arriva anche la dichiarazione di Marino: " Grazie a tutti i romani che hanno trasformato questo esperimento di democrazia in una grande gioia. Ora dobbiamo liberare il Campidoglio da una politica oscura. Noi cambieremo tutto".

Ore 22.06 – Lo scrutinio al 10%: Procede, intanto, lo scrutinio dei voti espressi nei seggi per le primarie da cui uscirà il nome del candidato del centrosinistra a sindaco della Capitale. Quando sono stati scrutinati poco più di venti seggi, circa il 10% dei 223 allestiti. Ignazio Marino continua ad avere un vantaggio di circa 30 punti percentuali rispetto al contendente David Sassoli.

Ore 20.29 –  Secondo i primi exit poll il vantaggio per Ignazio Marino, con il suo slogan "Daje" è netto: sfonda quota 50%, si assesta tra il 54 e il 58% e doppia David Sassoli, fermo tra il 24 e il 28%. Molto più indietro Paolo Gentiloni, tra l’8 e il 12%. E' dunque un procinto di vittoria già intascata quella di Marino, i presupposti che gli avversari possano recuperare questo svantaggio abissale, è infinitesimale. Gli altri 3 sfidanti alle consultazioni si arrestano a percentuali più basse: tra il 3 e il 6% per Gemma Azuni (Sel), tra il 2 e il 4 per l’ex assessore provinciale Patrizia Prestipino e tra l’1 e il 3% per il giovane del Psi Mattia Di Tommaso. Intanto, sebbene i risultati piuttosto palesi, l'istituto Tecnè invita a pesare il risultato degli Exit Poll, che sono esperimento del tutto nuovo in termini di primarie.

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