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Primarie PD in Liguria, vince la Paita. Cofferati attacca: “Immigrati pagati per votarla”

La renziana Raffaella Paita ha vinto le primarie del PD in Liguria. Il suo sfidante Sergio Cofferati ha annunciato di non riconoscere il risultato: “Ci sono elementi per la Procura”.
A cura di Davide Falcioni
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15.30 – Il collegio di Garanzia del Partito Democratico ligure ha recepito le segnalazioni su presunti brogli e si pronuncerà mercoledì sulla validità della consultazione, dopo aver ricevuto la documentazione integrativa. Intanto Sergio Cofferati, candidato sconfitto da Raffaella Paita, ha dichiarato: "Non chiedo l’annullamento del voto, ma voglio che il Collegio dei Garanti esamini tutti i ricorsi, in modo che ci sia un quadro definito di quanto accaduto e delle conseguenze che ci saranno. Sono state Primarie “snaturate”, con il voto di sostenitori del centrodestra e di gruppi organizzati di stranieri come i cinesi, che non parlano l’italiano, o i sedicenni marocchini: cosa vogliamo che ne sappiano, delle Primarie?".

UPDATE: quello di oggi è il giorno delle verifiche. Dalle 9 di stamattina la commissione regionale di garantia del Partito Democratico ligure è riunita a discutere dei presunti brogli alle primarie. Giovanni Lunardon, segretario regionale del partito, ha dichiarato: "Ci sono ricorsi pendenti depositati presso l’organo di garanzia delle Primarie, che valuterà se ci sono state irregolarità, ci sono tutti gli strumenti per arrivare presto a una convalida del voto, la proclamazione del vincitore è prevista un minuto dopo che la Commissione di Garanzia avrà valutato i ricorsi". "La commissione dei garanti è presieduta da una figura eminente, non di parte, riconosciuta e apprezzata da tutti, che è Fernanda Contri, farà il suo lavoro ed emetterà un giudizio: sulla base del giudizio l’ufficio politico della coalizione proclamerà ufficialmente il vincitore".

La quarantenne Raffaella Paita, democratica di area renziana e già assessore regionale alle infrastrutture, ha vinto le primarie del Partito Democratico in Liguria. Sarà lei la candidata a governare la regione, anche se il suo sfidante – Sergio Cofferati – ha annunciato di "non riconoscere i risultati" della consultazione paventando addirittura un interesse della magistratura. Primarie al veleno, dunque, a causa di presunti episodi di "inquinamento" dei voti. Al momento a parlare sono i numeri: l'ex segretario generale della CGIL si è imposto a Genova e nel Tigullio. Nel capoluogo ha praticamente doppiato la sua rivale (12.247 voti contro 6.782). Nei territori di La Spezia, Imperia e Savona tuttavia ha avuto la meglio l'assessore regionale di area renziana: "Ho vinto in 3 Province su 4 con uno scarto enorme, adesso lavorerò per l'unità del Pd e per affrontare al meglio la sfida delle regionali, saranno anni rock", ha detto la Paita.

Cofferati: "Non riconosco la vittoria della Paita"

Dal canto suo Cofferati sembra tutt'altro che intenzionato a riconoscere il risultato e annuncia di attendere "il pronunciamento della Commissione di garanzia su tutti gli elementi di irregolarità che sono stati segnalati. So anche che sono stati valutati, da parte di altri e non da me, eventuali esposti alla Procura della Repubblica: sono materie sensibili, dal voto di scambio all'uso di strumenti lesivi della privacy. Io non sono a conoscenza degli elementi specifici". L'ex sindacalista ha aggiunto: "Ci sono moltissime segnalazioni di irregolarità di varia natura. Per questo chiedo che la Commissione di garanzia esamini tutte le segnalazioni che le sono arrivate e che riguardano sia la partecipazione di elementi di centrodestra sia il voto da parte di intere comunità straniere. Quando la Commissione di garanzia avrà completato la verifica dei risultati e si sarà pronunciata sulle indicazioni di irregolarità, allora avremo un quadro ultimativo che commenterò in maniera definitiva".

Le accuse: immigrati pagati per votare la Paita

Ma a cosa si riferisce Cofferati nello specifico? Secondo il candidato alle Primarie avrebbero partecipato al voto elettori di centrodestra e cittadini stranieri, in particolare cinesi, come a La Spezia, dove avrebbero addirittura fotografato il voto sulla scheda. Al Albenga invece sarebbe stata segnalata la massiccia presenza di nordafricani: alcuni testimoni hanno parlato di marocchini pagati due euro per votare la Paita. Il segretario del PD di Genova Alessandro Terrile ha dichiarato in merito: "Se quanto descritto è vero, il voto di quel seggio va annullato". Ad Albenga, come a La Spezia, la Paita ha vinto con un ampio margine su Cofferati.

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