Primarie Pd: 1 milione al voto, passano anche Finocchiaro e Fassina
Oltre un milione di elettori si è recato alle urne tra Sabato e Domenica per le primarie Pd per scegliere i candidati da mettere in lista per le elezioni politiche 2013. Un risultato non eccezionale se confrontato con i precedenti appuntamenti con le primarie per la scelta del candidato Premier, ma che comunque dal Pd giudicano soddisfacente. Il numero degli elettori infatti rappresenta circa un terzo di quelli che andarono alle urne il 25 novembre per il primo turno delle primarie e circa la metà dei votanti al ballottaggio tra Bersani e Renzi. Le condizioni, la data scelta e lo scarso tempo a disposizione per organizzare la complessa macchina elettorale non hanno permesso di fare meglio, spiegano dal Pd, dove però sottolineano la grande prova di democrazia interna. Nelle prime nove regioni in cui si è votato Sabato l'affluenza è stata pari a 400mila elettori mentre più alta l'affluenza di domenica nelle restanti undici regioni.
In lista anche la campionessa Josefa Idem – Per la seconda giornata delle primarie del Pd si attendevano i risultati di altri importanti personalità del partito dopo i successi di Rosy Bindi e Cesare Damiano e la quasi bocciatura di Giorgio Gori, arrivato solo quarto. A scrutinio ancora non del tutto concluso a Roma è in netto vantaggio il responsabile economico del partito Democratico Stefano Fassina, così come si avvia a vincere, questa volta a Taranto, la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro. Tra quelli che sicuramente ce l'hanno fatta c'è il coordinatore delle commissioni economiche del Pd alla Camera Francesco Boccia, primo nella provincia di Barletta-Andria-Trani, e la campionessa olimpica di canoa Josefa Idem che ha vinto le primarie a Ravenna. Dopo il flop di Gori rivincita per i renziani a Modena dove stravince il presidente del Consiglio regionale dell'Emilia Romagna, Matteo Richetti. Ottimi risultati per i renziani anche nella provincia di Firenze e in Sicilia dove passa Davide Faraone.
Non passa l'ex Ministro Sergio D'Antoni – In generale si sono imposti molti amministratori locali di comuni, province e regioni e personaggi di spicco del partito, mentre hanno ceduto il passo i vecchi parlamentari candidati in lista nel passato senza un vero bacino elettorale a livello locale come l'ex Ministro Sergio D'Antoni. Non sono mancate le polemiche con le accuse di Gori ma soprattutto con lo scandalo schede in alcuni comuni come a Sant'Arpino in provincia di Caserta, dove ci sarebbe una notevole differenza tra il numero di votanti e il numero di schede rinvenute nell'urna. Buona affluenza anche per le primarie di Sel che si svolgevano in contemporanea. Per il partito di Vendola alle urne circa 20mila persone, cioè quasi il 40% degli aventi diritto. Tra i vincitori delle primarie di Sel in Toscana anche il presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio, mister Renzo Ulivieri.