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Primarie centrosinistra, sarà ballottaggio Bersani-Renzi. Delusione Vendola, che accusa i media

Le primarie decretano una grande partecipazione ed un risultato sorprendente per Matteo Renzi. Il governatore pugliese esce ridimensionato nei numeri, ma sarà determinante ai fini del ballottaggio di settimana prossima.
A cura di Gaia Bozza
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Domenica prossima sarà l'appuntamento decisivo. Le primarie del centrosinistra, ad un terzo dello scrutinio, non riservano grandi sorprese: si va al ballottaggio tra Bersani e Renzi. Il segretario del Partito democratico è in testa con il 44,4 per cento delle preferenze, seguito dal sindaco di Firenze con il 36,5 per cento. Non c'è stato l'exploit Vendola che in Italia ha raccolto il 14,8 per cento

Renzi entusiasta: Abbiamo vinto nelle regioni rosse –  Il sindaco di Firenze arriva al ballottaggio con un distacco non enorme da Bersani, soli 5 punti.  "C'era ancora qualcuno che alle 21 parlava dei voti ai "renziani" dalla destra – dice durante il discorso al comitato elettorale di Firenze  – "Renziani", che brutta parola, sembra quasi una malattia. Abbiamo vinto nella stragrande maggioranza delle regioni rosse".

Bersani duro: Non apriremo tavolini – "Io dirò la mia, su lavoro ed equità le posizioni sono spesso vicine, ma sono temi che fanno parte delle mie corde, non apriremo tavolini". Pier Luigi Bersani risponde alle domande dei giornalisti e lascia intendere che non userà argomenti per convincere gli elettori di Sel a convergere verso di lui.

Quattro milioni al voto, polemiche su Twitter –  L'affluenza è stata sorprendente: alle 17 il comitato organizzatore annunciava quasi due milioni e mezzo di persone, ma alle 21 il quartier generale di Renzi annunciava un'affluenza di 4 milioni. Non sono mancate polemiche e stoccate su Twitter e Facebook: dito puntato contro i contributi per votare alle primarie e i rimborsi elettorali che il Partito democratico riceve.

Vendola: Lotta impari, mio partito non come Pd – Il leader di Sel amaro ma non rassegnato: "Abbiamo fatto una buona battaglia contro due giganti – afferma –  Mi sono scontrato contro grandi apparati", ha detto il governatore pugliese Nichi Vendola. "La semina che abbiamo fatto darà i suoi germogli e non c'è centrosinistra che voglia vincere che possa fare a meno delle nostre parole e delle nostre proposte".  Il governatore della Puglia si è anche scagliato contro i media, che avrebbero favorito i due "giganti".

Bersani silenzioso, Renzi ipercinetico – Diverso approccio dei due leader anche alla giornata decisiva. Bersani è stato piuttosto silenzioso e tranquillo, Renzi ha polemizzato con il segretario della Cgil, Susanna Camusso che ha dichiarato il suo voto per Bersani da Lucia Annunziata, su Raitre:"Se vince è un problema", ha affermato. La replica di Renzi è arrivata in serata: "Spero che arrivi il giorno in cui il segretario della Cgil non endorsi nessuno su un canale nazionale". E poi polemica sulle due ore di fila al seggio di Firenze: "Sembra che a Firenze abbiano fatto apposta a ritardare lo scrutinio".

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