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Primarie centrosinistra: è scontro sulle regole del ballottaggio

È scontro tra i comitati sulla registrazione alle primarie di centrosinistra per chi non ha votato al primo turno. Secondo il regolamento bisogna dimostrare di essere stati impossibilitati mentre Renzi ribatte “la giustificazione la devono dare i politici che da venti anni stanno nei palazzi”.
A cura di Antonio Palma
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Primarie centrosinistra: è scontro sulle regole del ballottaggio

Il primo turno delle primarie di centrosinistra si è appena concluso ma per i due candidati che si sfideranno al ballottaggio di domenica 2 dicembre è iniziato il conto alla rovescia con l'immancabile codazzo di polemiche. Ancora non si sono placate le contestazioni sulla modalità di diffusione dei risultati di domenica scorsa che all'orizzonte è nata già una nuova polemica, questa volta i motivi del contendere sono le regole del ballottaggio che secondo Renzi e il suo comitato non sono abbastanza flessibili. Il sindaco di Firenze infatti vorrebbe riaprire le iscrizioni dando la possibilità di potersi registrare fino a domenica nel seggio e anche online, mentre le regole fissate dal comitato organizzatore prevedono che le registrazioni siano riservate solo a chi non ha potuto recarsi al voto al primo turno. Dallo staff di Matteo Renzi replicano affermando che in nessun altro ballottaggio si prevede che al secondo turno possa votare solo la precedente base elettorale.

Renzi vorrebbe riaprire le registrazioni fino a domenica nei seggi e anche online –  Come ha ricordato Luigi Berlinguer, presidente del Collegio dei garanti delle primarie, "saranno ammessi al voto nel ballottaggio gli elettori che hanno votato al primo turno e coloro che avevano già effettuato la registrazione entro il 25 novembre e non hanno successivamente votato" ma potranno votare anche  coloro che "dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell'impossibilità di registrarsi all'Albo degli elettori entro la data del 25 novembre". Su questo secondo punto però è partita la disputa. Secondo Renzi non c'è bisogno di alcuna giustificazione perché  "la giustificazione non la deve dare chi vuole andare a votare ma la devono dare i politici che da venti anni stanno nei palazzi". "Cosa facciamo domenica se vengono a votare in tanti che non hanno votato al primo turno, li mandiamo via?" ribadiscono dal comitato del Sindaco. La situazione appare tutt'altro che risolta anche se lo stesso Berlinguer ha precisato che non si chiederà il certificato medico ma una semplice dichiarazione. Il problema allora rimane il tempo a disposizione degli eventuali nuovi votanti perché per il comitato centrale la registrazione non sarà possibile domenica e nemmeno sabato ma solo i due giorni già prefissati, giovedì 29 e venerdì 30 novembre.

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